Roma, 17 dicembre 2025
Salute

Liste d’attesa, prevenzione e fondi in finanziaria: agli Stati Generali della Salute il Lazio traccia la rotta

Interventi di Schillaci e Rocca su personale sanitario, Recup, screening oncologici e situazione finanziaria regionale

di Giacomo ZitoULTIMO AGGIORNAMENTO 28 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Si è tenuto oggi il primo step della due giorni dedicata alla sanità del Lazio nel segno dell’ascolto e della condivisione tra istituzioni, professionisti, accademici e rappresentanti dei cittadini e dei professionisti sanitari per orientare la programmazione del servizio sanitario regionale dei prossimi anni.

Presenti all’apertura il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, insieme ai rappresentanti delle principali istituzioni nazionali e regionali, del mondo accademico e delle associazioni dei pazienti.

Oltre 700 partecipanti, tra addetti ai lavori, professionisti, figure istituzionali, accademici e rappresentanti dei cittadini, riuniti per fare il punto sullo stato del servizio sanitario e per individuare, attraverso un dialogo aperto e costruttivo, le priorità e le strategie per garantire una sanità sempre più vicina alle persone, capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini e di valorizzare le professionalità del settore.

I risultati raggiunti

Nel corso della mattina è stata presentata una sintesi dei risultati raggiunti in questi due anni e mezzo, tra i quali le condizioni per l’uscita dal piano di rientro e, soprattutto, la trasparenza contabile con bilanci i del 2023 e 2024 che sono stati parificati, per una visione chiara e condivisa della situazione finanziaria.

La riprogrammazione della rete ospedaliera, con attivazione di nuovi servizi e riequilibrio dei posti letto nelle province, ha consentito un incremento di tasso di occupazione dei posti letto per acuti dal 71,4% del 2022 al 79,9% del 2025, mentre sulle cure domiciliari si è raggiunta una copertura del 10,32% degli over-65 (era a <4% nel 2023), alla quale si aggiungono +59 COT, +397 posti letto salute mentale, +464 posti dipendenze residenziali, +299 posti dipendenze semiresidenziali e le 1.836 autorizzazioni di posti RSA-disabili-Hospice.

Risultati importanti anche nei pronto soccorso del Lazio, dove si è registrato un numero di accessi maggiore del 15%, con un tempo medio di attesa dalla visita medica alla dimissione di 5 ore e 39 minuti (nel 2022 era di 7 ore e 9 minuti) e un tempo medio di attesa dalla visita medica al ricovero di poco più di 15 ore, rispetto alle oltre 19 del 2022.

Degni di nota anche i numeri del blocco ambulanze con un decremento del 49% del blocco ambulanze, passando da 188 ore di stallo a 95 ore rispetto al 2022.

Gli altri miglioramenti riguardano gli interventi chirurgici ordinari (aumentati del 7,3%) e gli interventi oncologici entro soglia (arrivati al 90%).

Un miglioramento generale sull’accesso e la tecnologia, anche grazie agli investimenti del PNRR che hanno consentito l’acquisto di 336 grandi apparecchiature, e sulla formazione, dove sono stati formati 16.000 operatori su ICA e coinvolti 30 punti nascita nella campagna VRS. Mentre le campagne di prevenzione hanno coinvolto 75.000 tra studenti e docenti e quasi il 50% delle scuole.

Liste d'attesa e situazione finanziaria nel Lazio: l'intervento di Rocca

Il presidente Francesco Rocca ha evidenziato come oggi vi sia «una situazione finanziaria finalmente chiara» e un quadro definito sui fabbisogni territoriali. «È un servizio sanitario che deve affrontare nuove sfide in una società che è cambiata», ha spiegato, sottolineando la volontà di programmare «in maniera tecnica, pulita, con gli strumenti normativi a disposizione». Tra i temi anche la riduzione dell’ambito di garanzia sulle prenotazioni, «da livello regionale a livello territoriale già da gennaio».

Rocca ha ricordato che nel Lazio «ci sono 160mila persone che non si presentano ogni anno all’appuntamento fissato», e per questo è stato «avviato un sistema sanzionatorio severo». Inoltre, ha indicato un forte incremento delle prestazioni gestite dal Recup: «da 2,5 milioni nel 2022/23 a 6 milioni oggi».

Sul tema è intervenuto anche il ministro Schillaci, che ha ribadito come «le liste d’attesa sono un problema sul quale il governo ha messo la faccia. Stiamo lavorando con le regioni». Per il ministro non si tratta solo di fondi: «È un problema di organizzazione».

Tutte le strutture sanitarie sono state intanto inserite nell’agenda digitale ReCUP, 100% del 2025 contro il 10,3% del contesto iniziale. Al 97,1% i tempi di attesa per prestazioni critiche sono stati rispettati.

I finanziamenti al Fondo sanitario nazionale

Il ministro della Salute ha sottolineato la linea del Governo sulle risorse economiche: «Il Fondo sanitario nazionale è passato dai 125 miliardi del 2022 ai quasi 143 nel 2026, con incrementi medi annui decisamente maggiori rispetto al passato». Le risorse, ha specificato, «sono destinate a valorizzare il personale sanitario, colmare le carenze di organico e garantire più sicurezza contro le aggressioni».

Schillaci ha quidi evidenziato che nella legge di bilancio sono previste misure dedicate: «Ci sono risorse per assumere medici e infermieri e fondi per un ulteriore aumento delle indennità di specificità, in particolare per gli infermieri».

Tra i passaggi più rilevanti, il ministro ha annunciato potenziamenti degli screening:

«Potenzieremo gli screening oncologici gratuiti su mammella e colon-retto estendendo la fascia d’età, e proseguiremo la sperimentazione sul cancro del polmone per inserirlo nei programmi nazionali».

Infine, ha segnato un cambio d’approccio: «Dobbiamo passare da una sanità reattiva a una sanità proattiva. Anticipare le malattie, non rincorrerle».

La storia di Antonella, vent’anni con un tumore recidivante

Alle testimonianze istituzionali si è affiancata quella di Antonella, paziente oncologica con oltre vent’anni di esperienza nella lotta al carcinoma mammario, che ha sottolineato l’importanza del supporto umano nel percorso di cura: «Non dimenticherò mai che mentre il medico mi diceva “lei ha un tumore”, l’infermiera mi accarezzava la mano».

La cooperativa C.A.R., presente agli Stati Generali, ha evidenziato come la presa in carico multidisciplinare e l’affiancamento psicologico siano «una garanzia per i pazienti».

CONDIVIDI ARTICOLO

La Capitale, il nuovo giornale online di Roma

La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024

DIRETTORE RESPONSABILE
Stefano Quagliozzi

SEDE LEGALE

Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193

FOLLOW US
ORA EDITORIALE SRL P.IVA 17596711006© Copyright 2025 - Made by Semplice