Spin Time, scontro politico sul possibile sgombero: pressing sulla Prefettura dopo le feste

La notizia del possibile ritorno del dossier sugli sgomberi sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha riacceso il confronto politico nella Capitale. Tra le occupazioni che potrebbero essere nuovamente esaminate figura anche quella dello Spin Time, in via Santa Croce in Gerusalemme, una delle realtà più note e discusse del panorama romano.

Secondo quanto trapela, ogni valutazione verrebbe affrontata dopo il periodo natalizio e dopo la conclusione del Giubileo del 6 gennaio, una tempistica che ha immediatamente riportato il tema al centro del dibattito politico.

La richiesta di Sinistra civica ecologista

Rispetto alle informazioni circolate su un possibile sgombero, Sinistra civica ecologista ha richiesto un incontro urgente al prefetto di Roma. La richiesta è stata sottoscritta da Claudio Marotta, capogruppo di Sinistra civica ecologista in Regione Lazio, e da Sandro Luparelli, capogruppo in Assemblea capitolina, oltre che dalla deputata Francesca Ghirra e dal presidente del municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri.

Nella nota, i firmatari sottolineano che «Spin Time è una realtà che ospita centinaia di persone e svolge da anni una funzione sociale, abitativa e culturale fondamentale», avvertendo che uno sgombero «aprirebbe una gravissima emergenza sociale». Da qui la richiesta che ogni decisione venga assunta attraverso un confronto istituzionale e politico, evitando «scelte esclusivamente securitarie».

Il Pd: «La solidarietà non si sgombera»

Sulla stessa linea si è espresso il Partito democratico di Roma. Il segretario Enzo Foschi ha definito Spin Time «un luogo di concreta solidarietà, ricco di iniziative positive», animato da associazioni laiche e cattoliche e da volontari impegnati quotidianamente a sostegno di famiglie e bambini fragili.

Per Foschi, «pensare di trasformare un luogo di così grande umanità in un problema di ordine pubblico è folle e inaccettabile». Il segretario dem ha ricordato come il valore dell’esperienza sia stato riconosciuto nel tempo anche da istituzioni e dal Vaticano, ribadendo che «la solidarietà non si sgombera».

La posizione di Fratelli d’Italia

Di segno opposto la posizione di Fratelli d’Italia. Il consigliere capitolino Federico Rocca ha chiesto di «fare chiarezza una volta per tutte» sul caso Spin Time, criticando quella che definisce la tolleranza del centrosinistra verso le occupazioni abusive nella Capitale.

Secondo Rocca, si tratta di uno stabile occupato senza titoli, autorizzazioni o certificazioni, dove non verrebbero pagate le utenze. Il consigliere richiama inoltre la vicenda della rimozione dei sigilli e del riallaccio della corrente elettrica, sollevando interrogativi su chi sostenga oggi i costi dell’energia.

Cos’è oggi Spin Time

Lo stabile di via Santa Croce in Gerusalemme 55, imponente ex sede dell'Inpdap nel cuore del quartiere Esquilino, incarna una delle parabole urbane più significative della Capitale.

Edificato originariamente come centro direzionale pubblico, l'edificio è rimasto per anni in stato di abbandono fino a ottobre 2013, quando il movimento per la casa Action ne ha forzato i cancelli per rispondere all'emergenza abitativa di decine di famiglie.

Da quella prima occupazione è nato "Spin Time Labs", un cantiere di rigenerazione dal basso che ha trasformato uffici dismessi in un ecosistema sociale unico, ospitando una sala concerti, un'osteria popolare e redazioni editoriali.

La storia del palazzo è entrata nel dibattito internazionale nel maggio 2019, quando il cardinale Konrad Krajewski, l'elemosiniere di Papa Francesco, scese personalmente nei sotterranei per riattivare la corrente elettrica, sigillando simbolicamente il passaggio dello stabile da "vuoto urbano" a presidio di solidarietà e cultura nel centro di Roma.

Oggi lo stabile dà casa a circa 180 famiglie, per un totale di centinaia di persone, tra cui numerosi minori.

All’interno dello stabile trovano spazio attività di coworking, corsi di formazione e avviamento professionale, iniziative culturali, laboratori, spazi di aggregazione e servizi di mutualismo, che hanno reso Spin Time un punto di riferimento per movimenti sociali, associazioni e reti solidali cittadine. "Spin Time, Che Fatica La Democrazia!" è il nome del documentario diretto da Sabina Guzzanti che, pubblicato nel 2021, ne raccontava la storia.

Il possibile acquisto

Nel 2022 era stata avviata in Campidoglio una discussione circa l'aquisizione dello stabile da parte del Comune di Roma. Lo stabile. infatti, rappresenta un caso studio di economia sociale dal valore certificato.

Secondo un'analisi condotta da Open Impact, la regolarizzazione dell’immobile da parte del Campidoglio genererebbe un ritorno sociale quasi raddoppiato: per ogni euro investito da Roma Capitale in acquisto e manutenzione (per un totale di circa 36,7 milioni di euro), la collettività ne riceverebbe quasi due in termini di benessere, con un valore sociale prodotto stimato in 71,55 milioni di euro.

Questo 'moltiplicatore' di 1,95 trova riscontro nei dati sulla vita interna della comunità, dove spicca un tasso di dispersione scolastica dello 0% tra i minori residenti e un'intensa attività di welfare mix che coinvolge 24 organizzazioni e oltre 420 lavoratori.

Proprio per questo, l'Amministrazione capitolina ha espresso la volontà di superare la logica dell'ordine pubblico per avviare un percorso di mediazione con la proprietà, puntando a trasformare Spin Time in un modello virtuoso di rigenerazione urbana e accoglienza da esportare stabilmente nel tessuto cittadino.