Roma, 31 dicembre 2025
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Cronaca di Roma

Azzannato dal pitbull in casa: la moglie lo salva uccidendo il cane a coltellate

L’uomo è stato ricoverato in codice rosso al Sant’Andrea. Indagano i Carabinieri

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 3 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un uomo è stato trasportato in ambulanza, in codice rosso, all’ospedale Sant’Andrea di Roma dopo essere stato aggredito dal proprio cane, un pitbull, all’interno dell’abitazione. L’episodio è avvenuto nella notte. L’uomo, pur avendo riportato ferite gravi, non sarebbe in pericolo di vita ed è stato ricoverato per le cure del caso.

Secondo una prima ricostruzione, mentre si trovava in casa, l’uomo sarebbe stato improvvisamente azzannato dall’animale. A consentirgli di liberarsi dalla morsa sarebbe stato l’intervento tempestivo della moglie.

Il gesto della moglie e l’intervento dei Carabinieri

La donna, per difendere il marito, ha utilizzato un coltello da cucina colpendo ripetutamente il cane, uccidendolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Capena, allertati tramite una segnalazione al numero di emergenza 112.

I militari hanno sequestrato il coltello utilizzato durante l’aggressione, mentre la carcassa dell’animale è stata affidata al personale dell’Asl Roma 4. Sono in corso accertamenti per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.

Le indagini sull’accaduto

I Carabinieri stanno svolgendo le indagini per ricostruire quanto avvenuto e verificare eventuali responsabilità. Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli sulle cause che avrebbero scatenato l’aggressione del cane nei confronti del proprietario.

Il parere del veterinario: «Non è una questione di razza»

Sull’episodio è intervenuto anche il medico veterinario Federico Coccìa, che ha sottolineato come non esistano razze canine intrinsecamente più aggressive di altre. Secondo lo specialista, incidenti di questo tipo riportano al centro il tema della gestione e dell’educazione dell’animale.

Coccìa ha evidenziato come, nel corso degli anni, aggressioni siano state attribuite a diverse razze, dai pastori tedeschi ai rottweiler, fino ai cani di piccola taglia, con conseguenze mediatiche diverse solo per la gravità delle ferite. Il nodo centrale, ha spiegato, sarebbe la mancata educazione e la malagestione del cane.

Educazione e socializzazione fin da cucciolo

Secondo il veterinario, ogni cane ha un carattere che deve essere compatibile con il contesto familiare. La socializzazione precoce, l’educazione basata su regole chiare e sul rinforzo positivo, e il supporto di figure esperte come veterinari ed etologi sarebbero elementi fondamentali per prevenire comportamenti violenti.

L’episodio avvenuto a Roma riporta così l’attenzione sui rischi legati alla convivenza con animali di grossa taglia e sull’importanza di una gestione consapevole e responsabile.

Foto: immagine di repertorio

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