
Il comune di Roma conferma gli aumenti per l’ingresso dei bus turistici nel centro cittadino. L’assessorato alla Mobilità ha messo a punto una delibera che ora passerà al vaglio dell’assemblea capitolina. La decisione arriva anche sulla scia di un pronunciamento del Tar del Lazio, che nei mesi scorsi aveva chiarito come la gestione delle tariffe sia competenza del Campidoglio e non della struttura del Giubileo.
Gli aumenti più evidenti riguardano la zona B, quella più vicina al centro storico. Per i bus sotto gli otto metri il costo passa da 150 a 450 euro, mentre per i mezzi più lunghi sale a 720 euro. Un rincaro molto forte che il Comune giustifica con la necessità di limitare il traffico pesante nelle aree più delicate della città.
Più tranquilla la situazione in zona A, dove il prezzo massimo per l’ingresso non supera i 40 euro al giorno. Una scelta pensata per incentivare gli operatori a fermarsi nelle aree più esterne, lasciando libero il centro.
La delibera prevede anche carnet da 50 a 300 accessi. Qui le differenze tra le due zone diventano ancora più marcate. In zona B il costo per 300 ingressi sale da 26.250 a 78.950 euro. In zona A, per lo stesso numero di permessi, si spendono 5.250 euro.
Nessun aumento, invece, per alcune categorie di mezzi. Saranno esonerati i bus scolastici, quelli del servizio pubblico di linea, i mezzi delle forze dell’ordine e delle forze armate, i bus sostitutivi delle linee ferroviarie e quelli diretti all’interno dello Stato del Vaticano, compresa piazza San Pietro.
Il testo approderà ora in Aula Giulio Cesare, dove non mancheranno discussioni e critiche. Da un lato c’è la volontà del Comune di ridurre la pressione dei mezzi turistici sul centro storico. Dall’altro, le preoccupazioni degli operatori del settore, che temono ricadute economiche pesanti. La decisione finale definirà come si muoveranno i bus turistici nella Roma del dopo-Giubileo.
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