
Nella Capitale sono stati otto i femminicidi registrati nel corso del 2023, e quattro, fino ad oggi, nel 2024. Dodici storie diverse, ma dai tratti simili: la maggior parte delle donne uccise aveva provato a ribellarsi al carnefice, chiudendo rapporti d'amore, d'amicizia o familiari, che le opprimeva in una relazione forzata. In alcuni casi c’erano state delle richieste d’aiuto non considerate, in ogni caso le storie si sono chiuse in modo tragico.
La prima vittima di femminicidio nel 2023 nella Capitale è stata Martina Scialdone, l’avvocatessa di 34 anni uccisa il 13 gennaio dall’ex compagno, all’esterno di un ristorante sulla Tuscolana. Un’altra tragedia si è poi consumata il 29 marzo in via del Labaro, con l’omicidio di Agnese Oliva, uccisa dal figlio a colpi di fucile, che poi si è suicidato.

Il primo giugno poi l’omicidio di Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa nell’androne di casa, in una palazzina di via Rosario Nicolò, a Torraccia, da un collega che poi si è tolto la vita. A distanza di pochi giorni, arriva l’omicidio di Simona Lidulli. La donna è stata uccisa in via Consolini dal marito Valerio Savino, che poi si è tolto la vita. Appena una settimana dopo, il 28 giugno, scoppia il caso di Maria Michelle Causo, la diciassettenne uccisa a Primavalle da un coetaneo e abbandonata in un carrello della spesa.
Il 4 settembre è stata poi uccisa la 52enne Rossella Nappini, nei pressi del quartiere Trionfale: la donna è stata accoltellata in strada da un uomo, dopo una lite. Il 30 dello stesso mese, un altro omicidio sconvolge il quartiere di Primavalle, dove una donna anziana, Egidia Barberio, è stata uccisa a coltellate dal figlio e nascosta nell’armadio della sua stanza da letto della sua abitazione di via Pietro Gasparri.
A seguire, il 13 ottobre è stata uccisa Silvana Aru a martellate. L'omicidio è avvenuto in casa ed è stato compiuto da un'amico del figlio che voleva derubarla, nella zona di Prato Fiorito, nel VI municipio.
Passano i mesi, ma non cambiano le dinamiche delle violenze. Arriviamo al 2024, Rosa D'Ascenzo è la prima vittima di femminicidio. Uccisa dal marito nel comune di Sant'Oreste. La seconda è Li Xuemei, una 37enne di nazionalità cinese, uccisa a coltellate dal marito davanti alla figlia di 5 anni nel quartiere Quadraro, in via Livilla. Il suo assassino, Yu Yang, cinese 36enne, è stato arrestato poco dopo in via Consoli, il coltello che aveva usato per uccidere è stato trovato in casa della vittima.
Poi c'è quello che dalle prime dichiarazioni sembrava un suicidio, ma che si è rivelato un femminicidio, quello di Angelina Cristiane De Souza Soarez, italo-brasiliana di 46 anni è stata trovata morta nei primi di aprile in via Marino Fasan, a Ostia. La donna è caduta dal quarto piano. Ma non per un gesto volontario o per un incidente: secondo la polizia è stata buttata di sotto dal compagno, un uomo di 41 anni, trovato sempre nell'abitazione dai primi agenti giunti sul posto.
Per finire con Manuela Petrangeli, 51 anni freddata ieri 4 luglio a colpi di fucile dall'ex compagno, in via degli Orseolo, nel quartiere di Casetta Mattei.
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