
Roma compie un passo decisivo sul fronte dell’emergenza abitativa. Con l’acquisto di 1.040 appartamenti da Fondazione Enasarco, il Campidoglio avvia la più ampia operazione di edilizia residenziale pubblica degli ultimi decenni, rafforzando in modo strutturale il patrimonio destinato alle fasce più fragili della popolazione.
L’operazione è stata presentata in Campidoglio nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, dell’assessore al Patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi, della presidente di Fondazione Enasarco Patrizia De Luise, del direttore generale e del presidente della commissione Patrimonio Yuri Trombetti.
«È una decisione storica. Con un investimento di circa 250 milioni di euro – ha dichiarato il primo cittadino – Roma Capitale incrementa in modo significativo il numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Parliamo di 1.040 appartamenti, di cui 236 già acquisiti e i restanti in fase di rogito nei prossimi mesi».
L’operazione consentirà di superare quota 1.500 nuovi alloggi entro il 2026, anticipando gli obiettivi di mandato. «Roma sarà un inquilino affidabile – ha aggiunto il sindaco – pagherà regolarmente i condomìni e garantirà la cura degli edifici. È un’azione strutturale, non emergenziale, pensata per dare risposte durature».
Gli alloggi saranno destinati a nuclei con redditi fino a 23mila euro, con soglie più alte – fino a circa 40mila euro – per alcune categorie di lavoratori. Nelle delibere sono previsti anche bandi speciali rivolti, tra gli altri, a donne vittime di violenza e appartenenti alle forze dell’ordine.
«L’obiettivo è evitare ogni forma di concentrazione o criticità sociale – ha spiegato Gualtieri – garantendo una distribuzione equilibrata sul territorio e favorendo l’inclusione».
A sottolineare la portata dell’operazione è stato l’assessore Zevi: «Per anni non si è investito in edilizia residenziale pubblica. Oggi invertiamo questa tendenza in modo netto. Nei prossimi mesi inizieranno le assegnazioni degli alloggi già acquisiti e, entro il 2026, contiamo di completare l’intera operazione».
Zevi ha ricordato che l’obiettivo finale è ancora più ambizioso: «Roma ha bisogno di circa 20mila nuove case popolari e di almeno 30mila alloggi di social housing. Per questo servirà anche un forte sostegno nazionale ed europeo, perché la dimensione del problema va oltre le possibilità di un singolo Comune».
Con l’acquisto delle 1.040 abitazioni Enasarco, l’amministrazione capitolina segna dunque una svolta nelle politiche per la casa, puntando su investimenti strutturali e su una programmazione di lungo periodo. Un intervento che, nelle intenzioni del Campidoglio, punta a ridurre l’emergenza abitativa e a restituire stabilità a migliaia di famiglie romane, rafforzando al tempo stesso il ruolo pubblico nella gestione del patrimonio abitativo.
La Capitale, il nuovo giornale online di Roma
La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024
DIRETTORE RESPONSABILE
Stefano Quagliozzi