Capodanno all’Auditorium Parco della Musica, Edoardo Leo e balli sociali accolgono l'anno nuovo

L’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone celebra l’arrivo del nuovo anno con due giornate di spettacoli e appuntamenti aperti alla città, tra teatro, musica e momenti di partecipazione collettiva. Il programma si sviluppa tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, coinvolgendo le principali sale e gli spazi all’aperto del complesso.

Edoardo Leo in Sala Santa Cecilia

Il 31 dicembre il brindisi di Capodanno è affidato a Edoardo Leo, protagonista alle ore 22 in Sala Santa Cecilia con Ti racconto una storia, spettacolo che unisce letture, musica e ironia. Sul palco anche Jonis Bascir. Il racconto accompagna il pubblico verso l’arrivo del 2026 ed è previsto in replica il 1° gennaio alle ore 18.

Il Festival del Gospel in Sala Sinopoli

Sempre la sera del 31 dicembre, alle ore 22, la Sala Sinopoli ospita uno degli appuntamenti più attesi del Festival del Gospel. Protagonisti Marquis Dolford & The Capital Gospel Group, per una serata dedicata all’energia della musica corale e alla spiritualità del gospel.

Il Primo Ballo e Capodarte

Il 1° gennaio l’Auditorium si apre alla città con un grande evento gratuito in Cavea: Il Primo Ballo, una maratona di balli sociali inserita nella manifestazione CAPODARTE, organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Roma. L’edizione 2026 è dedicata ai valori e ai principi fondamentali che hanno ispirato la Costituzione italiana.

Dalle 15 alle 20, gli spazi interni ed esterni del Parco della Musica vengono animati da balli sociali che spaziano dal tango allo swing, dai balli di coppia all’hip hop, fino all’urban dance e al balfolk. Il pubblico può muoversi liberamente tra le aree, partecipare ai balli, prendere parte a mini-lezioni, assistere alle performance e seguire la musica dal vivo.

Teatro Studio Borgna

All’interno del programma del 1° gennaio, alle ore 17, il Teatro Studio Borgna ospita Come parla il perfetto dittatore, spettacolo-laboratorio di Flavia Trupia ed Enrico Roccaforte. Il lavoro affronta, con ironia e analisi, i meccanismi della retorica autoritaria.