
Roma si dota per la prima volta di un Urban Center cittadino. Si chiama Metropolitano ed è il nuovo spazio pubblico promosso e realizzato dal Campidoglio e dalla Città metropolitana di Roma, con l’organizzazione di Risorse per Roma, pensato per informare e coinvolgere cittadini, istituzioni e stakeholder nei processi di trasformazione urbana della Capitale e dei 120 comuni dell’hinterland.
Lo spazio è stato presentato lunedì 15 dicembre dal sindaco Roberto Gualtieri, insieme al vicesindaco della Città metropolitana Pierluigi Sanna, all’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia, alla consigliera delegata al Bilancio e patrimonio della Città metropolitana Cristina Michetelli e al presidente del Comitato scientifico dell’Urban Center Amedeo Schiattarella. Presente anche don Francesco Scalzotto, officiale del Dicastero per l’evangelizzazione, in rappresentanza del Comitato d’onore della mostra inaugurale.
Metropolitano ha sede in viale Manzoni 34, all’interno di un edificio dello storico complendio dell’Itis Galilei, messo a disposizione dalla Città metropolitana sulla base di un protocollo d’intesa firmato nell’ottobre 2023 con Roma Capitale. L’immobile, bene vincolato, è stato oggetto di interventi di ristrutturazione, consolidamento strutturale e ridefinizione degli spazi interni, realizzati dalla Città metropolitana in collaborazione con la Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma. Roma Capitale ha investito 1,2 milioni di euro per l’allestimento dello spazio, realizzato da Risorse per Roma sulla base del progetto vincitore di un concorso di idee, sviluppato in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Roma e provincia.
L’Urban Center si sviluppa su quattro piani completamente accessibili, per una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadrati, comprensivi di 450 metri quadri di giardino esterno. L’obiettivo è raccontare i processi di trasformazione urbana e diffondere la cultura della città attraverso spazi polivalenti, aree espositive, ambienti multimediali e luoghi di lavoro condiviso. Ogni livello è caratterizzato da una funzione specifica: il piano terra – il Ponte – è lo spazio di accoglienza e apertura alla città, con giardino pubblico, bookshop e un ambiente modulabile per conferenze, incontri e proiezioni. Il primo piano – il Cantiere – è dedicato alla progettazione e alla didattica, con laboratori per bambini, aula studio e testi in consultazione. Il secondo piano – la Piazza – ospita una sala immersiva che racconta le trasformazioni della città metropolitana attraverso quattro video tematici: dalle grandi opere urbane al PNRR, dal Tevere come infrastruttura verde e blu fino a un percorso di urbanistica pensato per i più piccoli. Infine il terzo piano – la Finestra – è lo spazio per le mostre temporanee, con un allestimento flessibile e supporti digitali e interattivi.
Ad aprire lo spazio espositivo è la mostra «Abitare il Giubileo. Architettura, comunità e spazi urbani», curata da Luca Molinari Studio e Alfonso Giancotti. L’esposizione racconta, attraverso le fotografie di Flavia Rossi, dieci interventi realizzati durante il Giubileo di quest'anno, presentati come altrettante microstorie di architetture e comunità. Il percorso è accompagnato da materiali grafici, testi di approfondimento e da una mappa che restituisce l’insieme degli interventi giubilari realizzati in città.
«Roma e la sua area metropolitana si arricchiscono di un nuovo spazio pubblico – ha dichiarato il primo cittadino – una sorta di finestra aperta sulle trasformazioni urbane e sul futuro della città. Un luogo di condivisione e comunicazione che raccoglie le esperienze di tante città europee e contribuisce ad alimentare il sentimento di fiducia e orgoglio che romane e romani stanno ritrovando».
Per l’assessore Veloccia, Metropolitano rappresenta «uno strumento capace di attivare connessioni reali». «La collaborazione con la Città metropolitana è stata fondamentale – ha sottolineato – perché rafforzare il legame tra Roma e l’area vasta significa costruire una visione coordinata. Rigenerare non vuol dire cancellare, ma intervenire su ciò che esiste, rispettando identità, persone e comunità, con un coinvolgimento reale dei cittadini».
Metropolitano sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19, con ingresso libero. Al suo interno sarà possibile accedere al giardino, utilizzare le 20 postazioni dell’aula studio, consultare 500 volumi, partecipare a gruppi di co-progettazione ed esplorare le trasformazioni urbane attraverso dispositivi multimediali e video immersivi. Particolare attenzione è riservata a bambini e ragazzi: oltre a un’aula dedicata, a partire da gennaio 2026 sono in programma laboratori per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, oltre ad attività per famiglie e adulti.
Lo spazio ospiterà anche un fitto calendario di incontri, workshop e presentazioni. Tra gli appuntamenti già annunciati figurano il ciclo «Lezioni romane: visioni sul futuro della città di Roma», con protagonisti come Franco Purini, Massimiliano e Doriana Fuksas, Paolo Desideri e Dante Ferretti, la presentazione del progetto GIOVANI2030, della piattaforma di monitoraggio climatico di Roma Capitale e della quinta edizione di C40 Students Reinventing Cities. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.romaurbancenter.it.
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