È morto Massimiliano Morelli, direttore di VignaClaraBlog. I colleghi: «Era un uomo straordinario»
Massimiliano Morelli, direttore responsabile della testata VignaClaraBlog, è deceduto improvvisamente a 62 anni. Un lutto che lascia un vuoto incolmabile nel mondo del giornalismo e nella vita dei suoi cari

La redazione di VignaClaraBlog comunica la scomparsa di Massimiliano Morelli, direttore responsabile della testata, deceduto improvvisamente a 62 anni a causa di un malore. Massimiliano lascia la moglie Sonia e il figlio Leonardo.
Giornalista professionista da oltre trent'anni, Massimiliano Morelli ha avuto una carriera ricca e variegata, collaborando con numerose testate nazionali e scrivendo più di una dozzina di libri. La sua passione per il giornalismo e il suo impegno per la verità lo hanno reso una figura di spicco nel panorama informativo. Ha diretto anche L’Agone, giornale della Tuscia romana, e ha ricoperto il ruolo di vicedirettore e conduttore del TGNews24 di Viterbo, oltre a collaborare con Tele Lazio Nord e Il Messaggero.
Il direttore di VignaClaraBlog, come Morelli ha guidato la testata con passione e dedizione
Nel 2009, Morelli si è unito a VignaClaraBlog come direttore, un ruolo che ha ricoperto con grande dedizione e professionalità. La sua visione giornalistica ha contribuito alla crescita della testata, che sotto la sua guida è diventata un punto di riferimento per il territorio di Roma Nord. I suoi editoriali, sempre incisivi e scritti con una grande eleganza, sono stati apprezzati da lettori e colleghi.
«Massimiliano era più di un direttore per noi», affermano da VignaClaraBlog. «Era un mentore, una guida, e soprattutto un amico. La sua passione per il giornalismo e la sua capacità di trasmettere la giusta attenzione ai dettagli hanno arricchito il nostro lavoro quotidiano. Ci lascia un vuoto incolmabile, ma anche un'eredità che continueremo a portare avanti con onore».
Il romano trapiantato nella Tuscia
Massimiliano Morelli si definiva un «romano trapiantato nella Tuscia», avendo scelto di trasferirsi nel 2009 a Vallerano con la sua famiglia per sfuggire al caos della Capitale, pur restando fortemente legato alla sua città. Le sue opinioni sulla professione erano ferme e decise, tanto da definirsi un giornalista old style, impegnato a raccontare la verità per il piacere di informare e non per raccogliere consensi facili sui social media.
Un dolore che ha segnato la sua vita, la perdita del figlio Emiliano
Nel 2018 ha vissuto il più grande dolore della sua vita con la morte del figlio Emiliano, stroncato da un infarto a soli 23 anni. Questo evento lo ha segnato profondamente, ma ha trovato nella scrittura un modo per onorare la memoria di suo figlio, pubblicando il libro «In Cammino con Emiliano» dopo aver percorso da solo il Cammino di Santiago.
«Era un uomo straordinario, un vero leader», commentano i colleghi. «Sapeva sempre come tirar fuori il meglio da tutti noi, sempre disponibile con un consiglio, una correzione, una parola di incoraggiamento. Il suo carisma, la sua ironia, e la sua passione per la lingua italiana, sono e resteranno un modello per tutti noi».
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