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Redazione La Capitale

Violenza sulle donne, presentati i dati dell'osservatorio Step: «Pochi articoli di giornale la descrivono come un fenomeno sistemico»

Aggiornamento: 2 giorni fa

L'osservatorio Step - Le parole giuste, promosso dall’assessorato alle Attività produttive e pari opportunità del Campidoglio, ha rilevato diverse criticità nella narrazione della violenza sulle donne sulla stampa locale romana

La presentazione dei primi risultati dell'osservatorio Step - Le parole giuste, promosso dall’assessorato alle Attività produttive e pari opportunità del Campidoglio, mercoledì 20 novembre in sala Gonzaga
La presentazione dei primi risultati dell'osservatorio Step - Le parole giuste, promosso dall’assessorato alle Attività produttive e pari opportunità del Campidoglio, mercoledì 20 novembre in sala Gonzaga

Criticità nella narrazione della violenza sulle donne sulla stampa locale romana. A rilevarle è l'osservatorio Step - Le parole giuste, promosso dall’assessorato alle Attività produttive e pari opportunità del Campidoglio, di cui mercoledì 20 novembre in sala Gonzaga sono stati presentati i primi risultati. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Differenza Donna, la Sapienza e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, punta a evidenziare come il linguaggio della stampa possa influenzare la percezione della violenza di genere e contribuire a un cambiamento culturale.


Le criticità rilevate dall'osservatorio Step

In particolare, attraverso l'analisi delle pagine di Roma della carta stampata, l'osservatorio ha sottolineato quattro criticità. Innanzitutto il fatto che la violenza domestica, che rappresenta il 50 per cento dei reati segnalati, viene affrontata solo nel 23 per cento degli articoli. Altro problema è rappresentato dall'invisibilità degli aggressori: nel 67 per cento degli articoli analizzati, il focus si sposta sulla vittima e non su chi commette il reato. Poi c'è il tipo di narrazione che viene fatta, concentrata su femminicidi e violenze sessuali, pur rappresentando una minima parte dei casi reali. Infine emerge che solo pochi articoli descrivono la violenza come un fenomeno sistemico legato alle disuguaglianze di genere.


Lucarelli: «È tempo di cambiare il racconto»

«Questi dati - sostiene l'assessora capitolina alle Pari opportunità Monica Lucarelli - dimostrano che non possiamo più ignorare l’impatto delle narrazioni mediatiche sulla percezione della violenza di genere. Il linguaggio non è mai neutrale: può perpetuare stereotipi o creare consapevolezza. È tempo di cambiare il racconto, responsabilizzando gli aggressori e raccontando le vittime con dignità e rispetto. Come amministrazione, non ci limitiamo alla denuncia, ma agiamo costruendo un sistema che coinvolge imprese, scuole, associazioni e stampa per affrontare il problema da ogni angolazione. Il prossimo passo sarà presentare i risultati finali dell’osservatorio il 25 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne».


Le azioni messe in campo contro la violenza di genere

Cosa viene fatto dunque per migliorare la situazione attuale? Durante l’evento sono state presentate le principali azioni intraprese. A partire dalla collaborazione con le imprese che aderiscono a politiche aziendali contro la violenza, dal progetto A scuola di parità portato avanti nei licei di Roma per educare le nuove generazioni al rispetto e all’uguaglianza di genere, dalla promozione di corsi di formazione per i giornalisti, dalla campagna #NessunaScusa rivolta a tutti i cittadini.




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