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Vinitaly 2025: il Lazio si conferma protagonista con vini d'eccellenza e un padiglione innovativo

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Al Vinitaly 2025 il Lazio conquista pubblico e critica con vini d'eccellenza, masterclass di successo e uno spazio espositivo innovativo

vino

La seconda giornata di Vinitaly si è aperta all’insegna dell’eccellenza al Padiglione del Lazio, collocato strategicamente all’ingresso Cangrande. A dare il via agli eventi è stato il collegamento in diretta con Uno Mattina su Rai 1, con un focus sulle aziende della collettiva, i vini del territorio e le storie di due giovani produttori laziali.

La tensostruttura, firmata da Westway Architects, rievoca i monumentali acquedotti romani e, grazie a un innovativo progetto di ampliamento, ha raddoppiato le aree dedicate ad attività ed eventi, con un nuovo piano sopraelevato nella navata centrale.


Fondamentale il sistema di comunicazione integrata: un grande ledwall all'ingresso ha permesso agli ospiti di seguire in tempo reale le iniziative del piano superiore, arricchite da contenuti sui territori e le eccellenze vitivinicole laziali. Anche chi non è riuscito a partecipare alle affollatissime Masterclass ha potuto vivere un'esperienza immersiva grazie alle blind tasting curate dalla FIS-Bibenda e dai Consorzi di Tutela, insieme agli approfondimenti tematici proposti dalla Regione Lazio.


Il Lazio che sorprende: vini in crescita e qualità riconosciuta

Le Masterclass, condotte da Daniela Scrobogna della Fondazione Italiana Sommelier, hanno tracciato un percorso che conferma come il Lazio non sia più la «cenerentola» del vino italiano. «Partecipare a una Masterclass significa viaggiare nei territori e scoprire grandi etichette capaci di competere a livello internazionale», ha commentato Scrobogna.


Spiccano i risultati delle degustazioni alla cieca. Nella Masterclass mattutina «I grandi bianchi del Lazio si confrontano con un grande bianco francese: Corton Charlemagne Gran Cru», il parimerito tra lo Chardonnay Incanto Lazio Bianco IGT di Cantina Belardi e il Lunapriga Lazio Bianco IGP dell'Azienda Colle di Maggio ha sancito l’altissimo livello qualitativo raggiunto.


Nel pomeriggio, nella sessione dedicata ai grandi rossi, il Ceres Anesidora I di Ômina Romana e il Cesanese di Olevano Romano Riserva di Damiano Ciolli hanno primeggiato, confermando il potenziale straordinario dei vitigni autoctoni laziali.

«Il successo delle Masterclass blind tasting – ha sottolineato il Commissario Straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa – testimonia il ruolo ormai centrale dei vini del Lazio a livello nazionale e internazionale. Il nostro padiglione si conferma una piattaforma efficace per valorizzare l’identità del comparto vitivinicolo regionale, dimostrando come il Modello Lazio sappia coniugare strategia, visione e risultati tangibili».


Sapori autentici e abbinamenti d'autore

A completare l’esperienza sensoriale, lo chef stellato Marco Bottega è protagonista di uno show cooking dedicato alle eccellenze agroalimentari del Lazio. I suoi menù ispirati alla Terra, al Bosco e all’Aria sono abbinati ai migliori vini regionali, esaltandone le caratteristiche.


La partecipazione del Lazio a Vinitaly 2025 è frutto della sinergia istituzionale tra Regione Lazio e Arsial, in collaborazione con partner d’eccezione come Camera di Commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier–Bibenda e Blu Banca – Gruppo Banca Popolare del Lazio.

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