Villa Pamphilj, il Tar boccia il ricorso dei Neomondisti contro l’abbattimento dei pini
- Redazione La Capitale
- 4 giorni fa
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Per i giudici amministrativi il provvedimento è «inammissibile per difetto di interesse» nel senso che non ci sarebbe nessun abbattimento deciso, solo verifiche in corso

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall’Associazione Religiosa Neomondista Tempio Shinsekai contro l’abbattimento previsto di 43 pini a Villa Pamphilj, nell’ambito del progetto di riqualificazione per il Giubileo 2025.
La sentenza dichiara il ricorso «inammissibile per difetto di interesse», accogliendo l’eccezione sollevata dall’Avvocatura Capitolina, secondo cui non esiste alcun atto formale di abbattimento attualmente in vigore.
Nessun provvedimento di abbattimento
La polemica nasce da un'interpretazione errata del progetto di recupero della storica pineta della villa, che prevede azioni di cura e monitoraggio delle alberature, alcune delle quali in condizioni fitosanitarie critiche. Secondo quanto riportato dal Dipartimento Tutela Ambientale del Comune, al momento non è stato adottato alcun provvedimento di abbattimento, e l’amministrazione ha avviato esclusivamente una fase di verifica e analisi degli alberi interessati.
Il Tar ha sottolineato come l’intervento contestato dai Neomondisti sia non solo futuro ed eventuale, ma persino coerente con gli interessi dichiarati dalla stessa associazione, in quanto finalizzato alla tutela della vitalità della pineta e non alla sua compromissione.
Una vicenda emblematica tra ambiente, simbolismo e procedure
L’Associazione Neomondista, che attribuisce un valore spirituale e simbolico ai pini romani, aveva sollevato il caso presentando il ricorso per evitare la rimozione delle piante. Tuttavia, secondo il tribunale amministrativo, il ricorso è stato formulato in assenza di un atto concreto da impugnare, mancando quindi il presupposto giuridico per poter procedere.
La vicenda si inserisce nel contesto più ampio degli interventi di manutenzione urbana previsti per il Giubileo 2025, che coinvolgeranno numerosi spazi pubblici e aree verdi della Capitale, spesso sollevando tensioni tra esigenze di sicurezza, decoro e conservazione del patrimonio arboreo.