Viaggio della Memoria, quasi 150 studenti romani a Cracovia per l’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz
Aggiornamento: 4 ore fa
Il gruppo è partito dalla Capitale nella mattinata di domenica 26 gennaio per il «Viaggio della Memoria» a Cracovia organizzato da Campidoglio, Città metropolitana e Fondazione Museo della Shoah in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz
Dieci scuole, 142 studenti di Roma e provincia. È il gruppo partito dalla Capitale nella mattinata di domenica 26 gennaio per il «Viaggio della Memoria» a Cracovia organizzato da Campidoglio, Città metropolitana e Fondazione Museo della Shoah in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Si tratta dei ragazzi dei licei Augusto Righi (I municipio), Socrate (VIII municipio), IIS Pertini Falcone (VI municipio), IIS Biagio Pascal (XV municipio), del liceo della Comunità Ebraica di Roma «Renzo Levi», della scuola polacca di Roma, della scuola germanica di Roma, dell’IIS Braschi Quarenghi di Subiaco, dell’IIS Amari Mercuri di Ciampino, e dell’IIS Luigi Trafelli di Nettuno.
Il gruppo è partito accompagnato dagli assessori capitolini Claudia Pratelli (alla Scuola), Massimiliano Smeriglio (alla Cultura) e Barbara Funari (alle Politiche sociali), insieme a una delegazione di consiglieri capitolini e della Città metropolitana. Presenti per la comunità ebraica il presidente Victor Fadlun e per la Fondazione Museo della Shoah lo storico Marcello Pezzetti. Il sindaco Roberto Gualtieri invece si unirà al Viaggio lunedì 27 gennaio per partecipare alla commemorazione insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ad altri capi di Stato e rappresentanti internazionali. Poi, il 28 gennaio, sarà con le scuole nel campo di concentramento di Auschwitz e al memoriale di Birkenau, a poca distanza l'uno dall'altro.
La tre giorni di incontri, commemorazioni e visite è iniziata con la visita alla sinagoga Tempel, nel quartiere di Kaziemerz, quartiere ebraico moderno di Cracovia. Un appuntamento rapido, vista la fretta dovuta a un concerto organizzato in concomitanza con la visita istituzionale romana. Ad aprire gli interventi all'interno della sinagoga Pezzetti, che ha subito passato la parola a Pratelli: «Sono convinta che questo viaggio ci porterà più lontano dei luoghi fisici che ora stiamo attraversando. Essere qua per noi ha il valore di testimoniare un impegno civile per fare in modo che quello che è accaduto non accada mai più». Dal canto suo Smeriglio l'ha definito «un viaggio impegnativo, importante, che può cambiare il punto di vista sulle cose. Un viaggio che si fa con la testa, con le gambe, ma soprattutto con il cuore», ha detto. E ha aggiunto infine: «È un viaggio della vita e il migliore dei modi è accettare questo cambiamento che attraverserà la vostra anima».
Il presidente della comunità ebraica di Roma Fadlun durante il suo intervento, con riferimento alla questione israelo-palestinese, ha sostenuto: «Questo è stato un periodo difficilissimo per il mondo ebraico. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con un antisemitismo fortissimo, che è riemerso dalle paludi della storia. I sei milioni di ebrei che sono morti assassinati nei campi, guarda caso corrispondono oggi al numero degli ebrei che vivono a Israele. La terra di Israele ci ha accolto e gli ebrei oggi vivono lì volendo vivere in pace ma devono dare risposta a attacchi che mettono in discussione la loro sopravvivenza. Siamo circondati da fake news, a voi il compito di capire davvero dov'è la verità della storia per prendere posizione. Sarete ricordati come quelli che erano dalla parte giusta della storia». Nel frattempo nel cuore di Cracovia, proprio all'esterno della sinagoga, alcune centinaia di attivisti pro-Palestina hanno sfilato indossando le kefiah, sventolando bandiere, cantando cori e alzando in aria cartelli con scritto: «Free Palestine» o «From the river to the sea, Palestine will be free».
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