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  • Titty Santoriello Indiano

Via Tiberina, arrivano gli allacci in fogna dopo 70 anni

L'intervento, nel XV Municipio, rientra in un piano cittadino per la realizzazione degli impianti in varie aree della città. Oggi la visita del sindaco Gualtieri al cantiere


Gualtieri, Segnalini e Torquati in visita al cantiere in via Tiberina. Credit: Ufficio stampa assessorato ai Lavori Pubblici

A Roma, a 15 km dal Vaticano, alcuni cittadini vivono senza acqua potabile. Da decenni la prelevano dai pozzi ed utilizzano le fosse biologiche per gli scarichi. E’ quanto avviene in via Tiberina, nel XV Municipio, dove sono finalmente iniziati i lavori per la realizzazione della rete fognaria.


Proprio lì il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, insieme al presidente del Municipio XV Daniele Torquati, hanno visitato il cantiere, a cura di Acea, definendo i prossimi step.


Con questo intervento si garantisce l'allaccio in fogna a oltre 400 famiglie residenti, 30 unità commerciali e un bacino di utenza complessivo di circa 6mila persone. Il cantiere, iniziato a marzo per chiudersi nel 2025, è finalizzato alla realizzazione del nuovo collettore fognario (1,8 km di rete) su via Tiberina e in località Borgo Sant'Isidoro. L'opera porterà inoltre al completamento dell'esistente rete fognaria del bacino Prima Porta-Mandriaccia. Servirà, poi, alla raccolta, al collettamento e al trasferimento delle acque reflue della zona di S. Isidoro al collettore che corre lungo via di Villa Livia, con esito finale al depuratore Roma Nord.


Gualtieri:«Tutti i romani e le romane devono avere gli stessi diritti»

«Inaccettabile che nel 2024 a Roma ci siano ancora persone che non hanno la fogna e l'acqua», ha dichiarato il sindaco. «Tutti i romani e le romane - riprende Roberto Gualtieri- devono avere gli stessi diritti e l'accesso ai servizi primari. Questo è un intervento storico atteso da decenni visto che, dagli anni '50, in questa zona non sono mai state realizzate le fogne. Oggi diamo seguito ad uno dei primi impegni presi sia dalla Giunta capitolina che da quella municipale. Finalmente siamo partiti e potremo così dotare questa zona di ciò che spetta a ogni cittadino romano».


Un'operazione cittadina

«La realizzazione della rete fognaria è una battaglia di civiltà che non potevamo più derogare», ha detto l'assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini che annuncia anche i lavori di estensione della rete idrica e fognaria in via Tenuta Piccirilli e via Colle di Tora, comprensorio ad oggi parzialmente servito. «In diversi quartieri di Roma - aggiunge - ci sono purtroppo situazioni di questo tipo, a cui stiamo mano mano provvedendo, per colmare definitivamente il gap tra centro e periferia». L'intervento rientra, infatti, in un piano cittadino che prevede lavori di realizzazione della rete fognarie in vari territori. In questo programma, oltre al XV, sono coinvolti i Municipi VI, VII, VIII e XI.


Gualtieri al cantiere in via Tiberina
Visita al cantiere Acea. Credit: Ufficio stampa assessorato ai Lavori Pubblici

Quattro obiettivi

«Dopo 15 anni di battaglie - racconta a La Capitale il presidente Daniele Torquati - finalmente raccogliamo i primi risultati in questo e in altri quadranti del Municipio: a partire dall’ultimazione del collettore di Isola Farnese dove ora circa 90 mila cittadini possono chiedere di collegarsi alla rete fognaria. Il secondo obiettivo riguarda il collettore Alto Farnesina che, dividendo le acque a monte, serve ad evitare gli allagamenti a corso Francia», spiega il presidente che traccia le altre priorità: a via Tiberina, dopo alcuni ritrovamenti archeologici, è stato necessario deviare il percorso della rete fognaria ma ora il cantiere è partito. E, per concludere l’operazione, bisognerà realizzare la rete idrica e fognaria ad Osteria Nuova dove sono presenti due comprensori al confine con il comune di Anguillara.


Visita al cantiere in via Tiberina
Visita al cantiere. Credit: ufficio stampa presidenza Municipio XV

Lavori avviati dopo decenni

Riferendosi al sopralluogo di oggi il presidente Torquati ricorda che «questa è una di quelle zone, una realtà alla periferia estrema del nostro territorio, che con l'assessora municipale Luigia Chirizzi, nonostante le tante difficoltà, non abbiamo mai abbandonato e per cui negli ultimi quindici anni ci siamo sempre battuti, come anche abbiamo fatto per Osteria Nuova. Ringrazio davvero il Sindaco Roberto Gualtieri, l'assessora Ornella Segnalini e Acea Ato2 per aver compreso l'urgenza di questi lavori, finalmente avviati dopo decenni. La lotta alle disuguaglianze - conclude Torquati - passa anche e soprattutto da questo tipo di interventi. Garantire un servizio primario significa abbattere le differenze tra le zone servite e quelle in cui mancano».


La storia

L’agglomerato urbano in questa area, un tempo dell’Ente Maremma, era costituito da terreni agricoli gestiti da latifondisti. Dopo l’espropriazione, i terreni sono stati affidati ai contadini che hanno dato vita ad un insediamento spontaneo. Case senza servizi. Neanche quelli primari.

La situazione si  è protratta per lungo tempo fino al 2015 quando sono stati realizzati alcuni tratti fognari che, però, all’epoca non furono collegati tra loro rendendoli inutilizzabili.

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