Velocità fuori controllo, Salvaciclisti Roma: «105 km/h su via di Monte Cervialto»
Le rilevazioni di «Salvaciclisti» nel luogo dell'incidente di giovedì 27 febbraio si Francesco Scaramella
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«Siamo state sul luogo dove è stata ammazzata una persona, l’ottava a piedi dall’inizio dell’anno, abbiamo portato il nostro rilevatore di velocità». A parlare sono le attiviste dell'associazione Salvaciclisti Roma che ieri sera alle 20.30 sono state in presidio in via Monte Cervialto.
Un altro incidente mortale ha infatti scosso Roma e riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e sull'eccesso di velocità nelle aree urbane.
Giovedì sera, 27 febbraio, Francesco Scaramella, un barbiere di 57 anni molto conosciuto nel quartiere di Monte Sacro, è stato travolto e ucciso da un'auto pirata mentre attraversava via Monte Cervialto, all'altezza del civico 182. L'automobilista, invece di fermarsi per prestare soccorso, è fuggito, lasciando la vittima senza scampo.
Rilevazione shock: 105 km/h in un’area urbana
L’Associazione Salvaiciclisti Roma si è recata sul luogo dell’incidente per monitorare la situazione e ha utilizzato un rilevatore di velocità per analizzare il traffico in quella zona. Il risultato è allarmante: alcuni veicoli transitavano a 105 km/h, una velocità estremamente pericolosa e incompatibile con la sicurezza stradale in un'area urbana.
Il problema della velocità e le conseguenze sulla sicurezza
L'eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali mortali. Le strade di Roma continuano a essere teatro di tragedie, come dimostra anche la recente morte della studentessa Daniela Gambardella sulla Laurentina.
La situazione attuale evidenzia un problema strutturale che necessita di interventi immediati: migliore controllo della velocità con l'installazione di autovelox fissi e mobili, maggiore presenza delle forze dell'ordine per garantire il rispetto dei limiti, ripensamento della viabilità urbana, con l’introduzione di dossi, restringimenti di carreggiata e strade scolastiche.
Da via Monte Cervialto, l'appello alla cittadinanza
L'associazione Salvaiciclisti Roma, insieme ai comitati di quartiere, invita i cittadini a segnalare situazioni di pericolo e a collaborare con le autorità per individuare i responsabili degli incidenti. L’obiettivo è creare un ambiente urbano più sicuro per pedoni e ciclisti, prevenendo altre tragedie come quella di Francesco Scaramella.
Una città più sicura è possibile, ma servono azioni concrete. Non possiamo permettere che la velocità incontrollata continui a mettere a rischio la vita di chi cammina per le strade di Roma.
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