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Una maxi colletta per salvare un cinema a Roma: la proposta di Valsecchi: «Mille euro a testa e siamo tutti proprietari»

  • Edoardo Iacolucci
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il modello di partenza potrebbe essere il cinema Reale, ma l'obiettivo è più ambizioso: creare un esempio replicabile in tutta Italia

reale valsecchi
Cinema Reale, viale Trastevere. In alto a destra Pietro Valsecchi

Un cinema sempre pieno, condiviso da migliaia di persone, per ridare vita e futuro alle sale storiche di Roma. È questa la visione lanciata dal produttore Pietro Valsecchi, che chiama a raccolta cittadini, artisti, operatori culturali e amanti del cinema per un’inedita operazione collettiva di salvataggio delle sale dismesse.


La proposta è semplice: 1.000 euro a testa, per acquistare e far rivivere una sala dell’ex circuito Ferrero, oggi a rischio riconversione in supermercati, sale bingo o altre attività commerciali. Il modello di partenza potrebbe essere il cinema Reale, ma l'obiettivo è più ambizioso: creare un esempio replicabile in tutta Italia.


Una maxi colletta per salvare i cinema

La mobilitazione è partita dalle chat degli operatori culturali, dove l’appello di Valsecchi ha raccolto immediatamente entusiasmo e adesioni.


«Siamo già quasi in 5.000 – scrive Valsecchi – pronti a sostenere e vivere un cinema di cui saremo co-proprietari. È il momento di fare pressione sulla proprietà per farci concedere uno degli spazi dismessi dell’ex gruppo Ferrero. Sarebbe un’operazione culturale senza precedenti, un progetto concreto per la città, un simbolo di rinascita e condivisione».



La prima versione della norma - che rendeva più semplice la trasformazione dei cinema chiusi in esercizi commerciali - è stata prima contestata da associazioni del settore e addetti ai lavori e poi rivista.


Un cinema condiviso: il sogno prende forma

La trattativa con gli attuali proprietari – la società Hadrian's Walls, con sede ad Amsterdam – è già in corso. Alcuni cinema del circuito Ferrero sono ancora sul mercato: Reale, Roma, Excelsior, Empire, Royal e Ambassade. Restano invece fuori dalla vendita Adriano e Atlantic.


«Immaginate un cinema sempre pieno – insiste Valsecchi – perché saremo già noi, migliaia di sostenitori, a garantirne la vita. Coinvolgeremo un notaio, già parte della nostra rete, per definire tutte le formalità tecniche e dare il via alla raccolta fondi. Una vera iniziativa dal basso, concreta, reale, trasparente».


Il sostegno del comitato Terzi Luoghi

Il progetto sarà al centro della presentazione del comitato «Terzi Luoghi», che si terrà oggi alla basilica di San Saba in piazza Bernini. Presenti, tra gli altri, Valerio Carocci della Fondazione Piccolo America, la produttrice Federica Lucisano, e i rappresentanti delle associazioni Italia Nostra e Carte in Regola. Il comitato nasce con l’obiettivo di tutelare i cinema romani, riconoscendone il valore sociale, culturale e storico.


Nel frattempo, la Regione Lazio ha rivisto parzialmente la normativa, confermando che le sale chiuse da meno di 10 anni  al del 31 dicembre 2024  dovrebbero manetenere il vincolo di destinazione d’uso


Un modello possibile per tutta l’Italia

L’iniziativa lanciata da Valsecchi non è solo una sfida contro la speculazione immobiliare, ma un vero e proprio modello culturale. Un’operazione replicabile anche in altre città italiane, per dare nuova linfa a luoghi spesso dimenticati, restituendoli alle comunità.

«Io ci sono - conclude Valsecchi - e con me già altre tre persone. Ora tocca a tutti noi».

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