Trovato morto davanti all'Ufficio immigrazione della questura: aperta un'indagine
- Redazione La Capitale
- 28 gen
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Le prime ricostruzioni del caso del giovane morto davanti alla questura sono discordanti

Un uomo è morto la notte scorsa vicino all'Ufficio Stranieri della questura di Roma, in via Patini. La vittima, un cittadino romeno, si trovava senza vita all'esterno dell'edificio, dopo aver trovato rifugio in un giaciglio di fortuna. Le prime ricostruzioni del caso sono discordanti.
Secondo quanto riportato dal sindacato Usb Migranti, il giovane si sarebbe unito alla fila di persone in attesa di presentare domanda di asilo. La denuncia del sindacato è forte: «Non è accettabile morire per ottenere un foglio di carta. Questa è barbarie!», dichiarano i rappresentanti di Usb, sottolineando la difficoltà e la precarietà cui sono sottoposti i migranti che cercano di regolarizzare la loro posizione in Italia.
Il sindacato ha convocato un presidio per mercoledì 29 febbraio alle 16 in via Nazionale, di fronte al Palazzo delle Esposizioni, chiedendo giustizia per la morte del giovane e per il miglioramento delle condizioni di accesso ai diritti dei migranti.
Morto davanti alla questura, la versione delle autorità
La questura di Roma ha offerto una versione diversa dei fatti. In una nota ufficiale, le autorità hanno spiegato che il giovane non si trovava in fila per la richiesta d'asilo, ma stava dormendo per strada in attesa di essere allontanato, poiché in possesso di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale. La questura conferma che il decesso è stato causato da un malore, avvenuto per cause naturali, e ha espresso cordoglio per la sua morte improvvisa.