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Trascritto il primo certificato di nascita del 2025 di una figlia di coppia omogenitoriale, Gualtieri: «Un atto dovuto»

Camilla Palladino

Il documento trascritto oggi, martedì 21 gennaio, è il decimo atto di nascita di bambini di coppie omogenitoriali sottoscritto dal primo cittadino dall'inizio della consiliatura

Da sinistra: la responsabile dell'ufficio diritti Lgbtqia+ Marilena Grassadonia, la nonna della bimba Daniela Cospito, il sindaco Roberto Gualtieri, il nonno della bimba Cosimo Orlandi, l'assessore capitolino al Personale Giulio Bugarini (La Capitale)
Da sinistra: la responsabile dell'ufficio diritti Lgbtqia+ Marilena Grassadonia, la nonna della bimba Daniela Cospito, il sindaco Roberto Gualtieri, il nonno della bimba Carmine Orlandi, l'assessore capitolino al Personale Giulio Bugarini (La Capitale)

L'atto di nascita di Sole Andrea Orlandi, figlia di Sara Orlandi e Denise Gadaleta, è stato il primo certificato del 2025 firmato dal sindaco Roberto Gualtieri. E il documento trascritto oggi, martedì 21 gennaio, è il decimo atto di nascita di bambini di coppia omogenitoriale sottoscritto dal primo cittadino dall'inizio della consiliatura. L'ultimo fino a questo momento risaliva allo scorso 4 luglio. Presenti nella sala dell'Arazzo del Campidoglio l'assessore capitolino al Personale Giulio Bugarini, la responsabile dell'ufficio diritti Lgbt Marilena Grassadonia e i nonni di Sole Andrea.


Il primo certificato di nascita del 2025 di una figlia di coppia omogenitoriale

La nonna di Sole Daniela Cospito (La Capitale)
La nonna di Sole Daniela Cospito (La Capitale)

«Siamo contentissimi. La bambina era già stata trascritta con il nome di mia figlia, ma ci tenevamo che fosse trascritta anche con il nome della compagna che è una mamma a tutti gli effetti per Sole. È giusto che venga riconosciuta anche la sua figura», dicono i nonni, genitori di Sara, Daniela Cospito e Carmine Orlandi. Erano invece in videocollegamento da Amsterdam, dove vivono e lavorano, le due mamme che hanno espresso «un sentito ringraziamento per l'impegno e il lavoro» dell'amministrazione. «Siamo felicissime», hanno fatto sapere dall'Olanda.


Gualtieri: «Un giusto e doveroso adempimento amministrativo»

Il sindaco Roberto Gualtieri (La Capitale)
Il sindaco Roberto Gualtieri (La Capitale)

Gratitudine che Gualtieri ha accolto con sorrisi e applausi, ricordando tuttavia che si tratta di «un giusto e doveroso adempimento amministrativo che Roma sta facendo insieme a tanti Comuni italiani, confortati dalla giurisprudenza che ci ha dato ragione. Non c'è nessun profilo di illegittimità. Piuttosto rifiutare la trascrizione sarebbe, quello sì, la violazione del preciso dovere di una amministrazione. Rispettiamo un adempimento amministrativo e lo facciamo con gioia, consapevoli di quanto è importante questo atto per le famiglie e i loro figli. Ma non dovrebbe essere considerata una cosa straordinaria. Fino a che sarà considerata tale registreremo che c'è un problema nel nostro Paese. In altri Paesi europei queste cose non fanno notizia».


Grassadonia: «Siamo dalla parte giusta della storia»

Nel pomeriggio di lunedì 20 gennaio inoltre al Campidoglio è stato riconosciuto per il secondo anno consecutivo il premio Rainbow Awards «Roma per i diritti lgbtqia+» per la sezione «Politica e istituzioni», ritirato dal primo cittadino insieme a Grassadonia. Alla cerimonia era presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein.


la responsabile dell'ufficio diritti Lgbt Marilena Grassadonia (La CApitale)
La responsabile dell'ufficio diritti Lgbt Marilena Grassadonia (La Capitale)

«Siamo davvero molto felici - ha commentato la coordinatrice dell'ufficio Diritti lgbtqia+ - che la presa di responsabilità del Campidoglio continui nel tempo. È un lavoro serio e costante che stiamo facendo con molta determinazione, e anche con molta gioia. Il riconoscimento di pieni diritti per la comunità Lgbtqia+ è molto importante e noi come amministrazione stiamo facendo la nostra parte rispetto a quello che è il ruolo di nostra competenza. Quando si parla di bambini e bambine, di persone adolescenti, la gioia è moltiplicata perché proviamo a restituire serenità a delle persone che cominciano la loro vita. Credo che questa assunzione di responsabilità conferma che siamo dalla parte giusta della storia. Siamo consapevoli che il lavoro che stiamo facendo insieme alle persone Lgbtqia+ è dovuto, importante e prezioso».




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