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  • Titty Santoriello Indiano

Tor Bella Monaca, il "patto" tra cittadini e Comune [VIDEO]

Aggiornamento: 13 giu

Presentati dall'Amministrazione i laboratori di quartiere. «Ci dicevano che sarebbe stata impossibile la rigenerazione».


Tor Bella Monaca, laboratori di quartiere
Presentazione dei laboratori di quartiere

«Chi si oppone al cambiamento sono i delinquenti, chi a Tor Bella Monaca vuole vivere nell’ombra» dice l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia a margine della presentazione dei «Laboratori di quartiere».


I Laboratori, promossi da Roma Capitale e coordinati dalle Università Sapienza, Roma Tre e Luiss Guido Carli, sono stati presentati il 4 giugno e nascono con lo scopo di contribuire alla rigenerazione urbana attraverso un modello di governance condivisa tra strutture centrali, dipartimenti, Municipi e comunità locali. Sono sei quelli attivi: Corviale, Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà, Centocelle-Mistica, Quarticciolo e Bastogi.


Un Patto con il territorio

Il laboratorio di Tor Bella Monaca si è reso necessario anche perché è in corso un imponente intervento di riqualificazione al grande complesso edilizio R5 che affaccia su via dell’Archeologia, nel Municipio VI. I lavori, finanziati con i fondi del Pnrr, cambieranno il quartiere anche in termini urbanistici:«Non ci sarà più un’enclave chiusa ma un luogo aperto su via dell’Archeologia», precisa Veloccia, sottolineando l’importanza del «patto con il territorio» senza il quale sarebbe impossibile attuare cambiamenti così importanti.



Maurizio Veloccia, assessore all'Urbanistica Roma Capitale


Non c’è rigenerazione senza partecipazione

«I laboratori di quartiere sono essenziali perché servono anche ad informare i cittadini», dichiara l’assessora ai lavori Pubblici Ornella Segnalini che si sofferma sui cantieri aperti. A Tor Bella Monaca si sta attuando la riqualificazione edilizia e verrà realizzata una nuova torre nel quadrante R5  dove saranno trasferiti gli abitanti».


Ornella Segnalini, assessora ai lavori Pubblici Roma Capitale


L’Associazione Libera:«Più spazi per le attività sociali e culturali»

«Il percorso di confronto è stato importante per rafforzare la rete tra le realtà del territorio e per connettere questa rete con l’amministrazione e orientare l’intervento di riqualificazione urbana in corso», dice il referente di Libera Marco Genovese che si augura «dopo anni di abbandono, si possa ridare dignità alle abitazioni di via dell’ Archeologia ma che soprattutto si possano liberare spazi e risorse per attività sociali e culturali».


Marco Genovese, associazione Libera

In merito al tema della legalità il referente di Libera ricorda che Tor Bella Monaca  è un luogo in cui «la presenza di attività criminali legate al narcotraffico è molto forte e radicata con un’economia criminale che ha un peso importante in un quartiere fragile e con condizioni economiche di povertà». Ma c’è un’altra parte della quartiere:«sana, viva che ha voglia di cambiare e che vive onestamente, che subisce la violenza delle attività criminali e che ha bisogno di un’alleanza forte con le istituzioni: servono diritti per le persone, il diritto alla casa, il diritto all’assistenza sociale e al lavoro».


Associazione Cubo Libro:«Garantire a tutti dignità e diritti»

«Cerchiamo di essere un ponte tra le istituzioni che tornano nel quartiere dopo tanti anni e i cittadini che faticano ad avere fiducia», racconta Claudia Bernabucci, dell’Associazione Cubo Libro, tra i protagonisti dei Laboratori di quartiere a Tor Bella Monaca. «Dignità e diritti - aggiunge - dovrebbero essere garantiti a tutti».



Claudia Bernabucci, Associazione Cubo Libro



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