Tony Effe, assessora Pratelli: «Donne sui roghi, Giordano Bruno, Raimo, Lagioia. Questa è censura»
A scriverlo sui social l'assessora capitolina alla Scuola e al Lavoro Claudia Pratelli commentando "l'affair" capodanno a Circo Massimo e Tony Effe
«Dalle donne sui roghi perché streghe a Giordano Bruno. Dai libri bruciati alle tragicomiche purghe contemporanee verso Christian Raimo, quasi licenziato per aver criticato un ministro, a Nicola Lagioia e Giulio Cavalli, altri malcapitati che hanno osato difendere la scuola pubblica. Questa è la censura». A scriverlo sui social l'assessora capitolina alla Scuola e al Lavoro Claudia Pratelli.
«Censura è quella che tappa la bocca a chi sfida l'ordine costituito - aggiunge - mette in crisi il potere, grida verità scomode. Quella che colpisce la libertà. E c'è davvero poco di scomodo o coraggioso nel cantare che una donna gode solo quando l'uomo è violento o che 'non mi piace quando parla troppo/le tappo la bocca e me la f*tto'. Parole che popolano i testi di Tony Effe e che hanno la caratteristica di essere tanto violente quanto compiacenti verso l'ordine costituito, quello patriarcale, che, ricordiamolo, è vivo e vegeto. Tanto oscene quanto innocue perché confermano un sistema che mette all'angolo le donne, le bolla come sante o putt*ne, le mercifica, le violenta e le ammazz*».
«Ecco, l'arte è libera, anche di dire cose oscene e rafforzare un sistema che è osceno anch'esso. Ma non con soldi e palchi pubblici. Quelli sono per chi non celebra gli stereotipi e l'ingiustizia del mondo che dobbiamo combattere. Sì, era una valutazione che andava fatta prima, è stato un errore e un brutto pasticcio. Il sindaco l'ha ammesso e si è scusato, ma il punto ormai non mi sembra più essere questo».
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