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Alberto Laruccia

The Cinematic Orchestra live a Roma: qualcosa di più di un concerto


Cinematic Orchestra
Dalla pagina Instagram dei Cinematic Orchestra

“Attenzione spettatori!! Lo spettacolo a cui state per assistere è un esperimento di comunicazione audiovisiva. Ispirato all'opera di Dziga Vertov, questo spettacolo si propone di elaborare un linguaggio cinematografico tenendo conto della sua stretta relazione con quello musicale.”

Quello de The Cinematic Orchestra non è solo un concerto. E’ un esperimento di arte contemporanea. Palco buio, occhio di bue sulla macchina da scrivere e un messaggio battuto a macchina e trasmesso via telecamera sugli schermi della Cavea dell’Auditorium. 


La band, in tour per celebrare i vent’anni dell’album del 2003 Man with a Movie Camera, un’opera musicale omaggio all’omonimo film muto del 1929 diretto dal regista sovietico Dziga Vertov, si esibisce in un live set dove convivono pacificamente lo spirito nujazz, la sperimentazione elettronica e gli arrangiamenti orchestrali vicini al mondo delle colonne sonore. Un concerto dove la componente ossessiva, psichedelica e noise prende spesso il sopravvento su quella melodica.

Lo show si fonde con le live visual che combinano immagini reali e manipolazioni digitali ottenute attraverso il dialogo tra la telecamera a mano ed il monitor. Il risultato è un viaggio onirico dal quale è difficile staccare gli occhi di dosso e in cui le luci, che raramente illuminano frontalmente i componenti della band, hanno un ruolo fondamentale.  


Alla fine degli 80 minuti di show il pubblico in sala esplode in un applauso che sembra chiedere un bis che, amaramente, non arriva mai. 


Da riascoltare: All Things (Man with a movie camera, 2003)



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