La «pesca» nel Tevere, il I municipio inizia la bonifica di biciclette e monopattini abbandonati
Un intervento tanto necessario quanto complesso, motivato anche dalla pericolosità delle batterie elettriche, che in acqua rilasciano sostanze altamente contaminanti
«Al via la bonifica di monopattini e bici in sharing abbandonati sulle banchine o gettate nel Tevere» ad annunciarlo stamattina, la presidente del primo municipio Lorenza Bonaccorsi. Sono infatti iniziati i lavori di bonifica, con virgili urbani, Ama e municipio - presenti Bonaccorsi e assessore all'ambiente e rifiuti municipale Marin - per rimuovere monopattini e biciclette in sharing abbandonati lungo le banchine o, in molti casi, gettati nelle acque del fiume.
Un intervento tanto necessario quanto complesso, motivato anche dalla pericolosità delle batterie elettriche, che in acqua rilasciano sostanze altamente contaminanti.
Emergenza ambientale e decoro urbano
«Un lavoro impegnativo ma necessario visto che le batterie elettriche in acqua sono altamente pericolose e contaminanti» ha continuato precisando Bonaccorsi. L’abbandono indiscriminato di questi mezzi non rappresenta solo un problema estetico, ma anche un rischio ambientale significativo. Le batterie, a contatto con l’acqua, rilasciano metalli pesanti e sostanze chimiche in grado di alterare l’ecosistema fluviale e danneggiare irrimediabilmente l’habitat naturale del Tevere.
Accanto alla bonifica, le istituzioni ricordano che è vietato circolare sulle banchine: «Si ricorda - sottolinea la presidente Bonaccorsi - che è vietato circolare sulle banchine del Tevere con i monopattini e bici in sharing e che il parcheggio di tali mezzi va effettuato nelle aree predisposte e soprattutto nel rispetto della civile convivenza».
Tevere, più vigilanza e collaborazione con i gestori
L’attività di vigilanza verrà intensificata: «Proseguiremo - conclude Bonaccorsi - con un’attività di vigilanza per togliere i mezzi rimasti lungo le banchine del Tevere dai gestori e si continuerà la bonifica e il monitoraggio» con l’obiettivo di prevenire e intervenire tempestivamente su eventuali nuovi episodi di abbandono.
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