Tentata rapina a mano armata in una villa a Frascati mentre i proprietari sono all'interno: «Aggrediti e minacciati con le pistole, i ladri nascosti in giardino»
- Camilla Palladino
- 21 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Il racconto di Gaia (il nome è di fantasia per tutelare la privacy della donna), vittima della tentata rapina a mano armata mentre era in casa sua

«Siamo stati aggrediti e minacciati. Non avevo mai visto una pistola da vicino, non dormo da quella notte». Gaia (il nome è di fantasia per tutelare la privacy della donna) è a casa con sua madre, quando almeno 5 uomini armati fanno irruzione nell'abitazione per una tentata rapina a mano armata. Sono le 22:35 di mercoledì 19 marzo nell'area dei consorzi di ville a sud di Frascati. «Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza poi abbiamo visto che erano nascosti in giardino da circa 20 minuti», racconta a La Capitale la testimone. E prosegue, descrivendo la dinamica: «Io ero al piano di sopra, mia madre in salone al piano terra. Avevano visto che in casa c'era qualcuno, hanno approfittato del momento in cui mio fratello stava rientrando e l'hanno spinto all'interno». Da quel momento è il caos.
I ladri messi in fuga dopo la tentata rapina a mano armata
«Lui - continua Gaia - è riuscito ad atterrare il primo uomo, ma subito gli si sono gettati altri due addosso. Poi è arrivato un quarto che l'ha picchiato con il calcio della pistola in faccia e in testa. Hanno cercato di legargli le mani, ma per fortuna non sono riusciti a immobilizzarlo». Il quinto intanto aggredisce la madre. «L'ha presa per i capelli e gettata in terra. Anche il nostro cane, un border collie, è stato malmenato. Non hanno risparmiato nessuno», ricostruisce Gaia, che nel frattempo capisce che in casa sta succedendo qualcosa: «Quando ho sentito le urla sono scesa. C'era del sangue per terra. Uno di loro mi ha inseguito per le scale, mi ha puntato la pistola in faccia, mi ha chiesto soldi, gioielli e orologi ma gli ho detto che non avevamo nulla». Alla fine cosa ha messo i ladri in fuga? «Credo due fattori. Mio fratello che gli ha detto che aveva un appuntamento a casa con un amico carabiniere che sarebbe arrivato a breve. E io che, in un momento di confusione, sono riuscita ad aprire una porta-finestra e ho iniziato a urlare».
L'intervento delle forze dell'ordine e il referto del pronto soccorso
Così i malviventi sono usciti e si sono allontanati rapidamente. Allertati dalla famiglia, poco dopo sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia e carabinieri di Frascati. Mentre il fratello di Gaia è andato al pronto soccorso di Tor Vergata. Risultato? Otto giorni di prognosi. Come riporta il referto medico, il paziente «giunge in ps (pronto soccorso, ndr) per aggressione in ambiente domestico a scopo di rapina da parte di persone ignote, presenta flc (ferita lacerocontusa, ndr) regione frontale ed flc regione occipitale» per cui sono stati necessari i punti, oltre a un «trauma piramide nasale e regione buccale a seguito di colpi con calcio di pistola ripetuti». «Negli ultimi mesi - conclude Gaia - le tentate rapine e quelle messe a segno in questa zona sono state diverse. Almeno tre quelle che ricordo da novembre. Forse raccontare di più questi episodi può contribuire a creare una coscienza sociale e sensibilizzare le persone sul problema della sicurezza».