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Rebecca Manganaro

Tassisti in protesta sotto l'assessorato alla Mobilità: «La situazione è insostenibile»

Martedì 26 novembre, alle ore 10, i tassisti si raduneranno sotto l'assessorato alla Mobilità per manifestare il loro malcontento

Martedì 29 novembre manifestazione dei tassisti
Martedì 26 novembre manifestazione dei tassisti

In queste settimane i tassisti di Roma hanno alzato la voce contro l'amministrazione comunale.

Martedì 26 novembre, infatti, scenderanno in piazza per manifestare il proprio malcontento verso una serie di misure e decisioni che, secondo loro, stanno rendendo il lavoro sempre più difficile e insostenibile.


Alla base di questa protesta c'è la gestione della mobilità urbana da parte dell'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che, secondo i tassisti, ha ignorato ripetutamente le loro richieste e peggiorato le condizioni del servizio. Dietro le rivendicazioni si nasconde una critica profonda non solo alla gestione dei trasporti, ma anche alla totale mancanza di responsabilità da parte delle istituzioni locali.


Un sistema di trasporti in crisi

La protesta nasce da una situazione che i tassisti definiscono insostenibile, una gestione della mobilità che non è riuscita a risolvere i problemi strutturali della capitale. I mezzi pubblici sono insufficienti, e la rete di trasporto pubblico non riesce a soddisfare le esigenze di una città che cresce in termini di abitanti e flussi turistici. Le metropolitane, già da tempo soggette a chiusure e interruzioni, lasciano spesso i cittadini senza alternative valide per spostarsi. Le corsie preferenziali, pensate per agevolare il trasporto pubblico e il lavoro dei taxi, sono diventate un intrico di ostacoli che rende ancora più difficile la circolazione.


Un esempio emblematico di questa crisi si trova alla Stazione Termini, cuore pulsante del trasporto cittadino. La stazione è ormai diventata una «trappola per i taxi», con parcheggi intasati e difficoltà a trovare spazi adeguati per sosta. La zona, inoltre, sembra essere vittima di un progressivo degrado, con un impatto diretto sulla qualità del servizio offerto. La carenza di aree dedicate ai taxi in tutta la città aggrava ulteriormente la situazione, mettendo a rischio la loro capacità di lavorare in modo efficiente.


La minaccia del Giubileo: una via Crucis per i tassisti

Con l'arrivo del Giubileo, il timore tra i tassisti è che la situazione possa degenerare ulteriormente. Secondo i manifestanti, la vera causa del malessere della città non è la carenza di taxi, ma la gestione fallimentare del traffico e dei trasporti da parte delle autorità locali.


Gli operatori del settore lamentano una continua mancanza di risposte tangibili e soluzioni reali ai loro problemi, tanto che la loro frustrazione cresce ogni giorno di più.


Un futuro da difendere

Dopo mesi di incertezze e promesse non mantenute, le richieste si fanno sempre più chiare e urgenti. I tassisti non sono più disposti a credere in promesse vuote e, con il supporto di USB-TAXI, hanno deciso di non piegarsi, denunciando apertamente le responsabilità politiche che affossano il loro settore. La protesta diventa così una battaglia per la difesa dei loro diritti e per la salvezza del loro lavoro, sempre più a rischio.


La solidarietà tra i tassisti è fondamentale per portare avanti questa lotta, ma la vera speranza risiede nel fatto che l'Amministrazione comunale possa finalmente ascoltare le istanze di chi ogni giorno lavora per garantire un servizio essenziale alla città. Il Giubileo è ormai alle porte, e se non si inverte la rotta, Roma rischia di vedere compromessa non solo la qualità dei trasporti pubblici, ma anche la sua reputazione come capitale turistica e culturale.


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