La storia di Salvo D'Acquisto, il carabiniere martire sulla via della beatificazione
- Redazione La Capitale
- 26 feb
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Il suo gesto di estremo sacrificio, mosso dal senso del dovere e dall’umanità, è diventato nel tempo un simbolo di eroismo e altruismo

Durante l'occupazione nazista in Italia, un vicebrigadiere dei Carabinieri Reali di nome Salvo D’Acquisto compì un atto di straordinario coraggio che lo rese simbolo di sacrificio e altruismo. Oggi, a oltre ottant’anni da quel fatidico 23 settembre 1943, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero per le Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce «l’offerta della vita» del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, avviando il processo per la sua beatificazione.
La storia di Salvo D'Acquisto
Nato a Napoli il 15 ottobre 1920, D’Acquisto si arruolò volontario nei carabinieri nel 1939. Dopo aver prestato servizio in Nord Africa, tornò in Italia e fu assegnato alla piccola località di Torre di Palidoro (nel comune di Fiumicino).
Fu lì che, in quel tragico giorno di settembre 1943, si assunse la responsabilità di un’esplosione che aveva causato la morte di un soldato tedesco, pur sapendo che si trattava di un incidente. La sua falsa confessione salvò ventidue civili innocenti dalla fucilazione, ma lui venne giustiziato al loro posto.
Il suo gesto di estremo sacrificio, mosso dal senso del dovere e dall’umanità, è diventato nel tempo un simbolo di eroismo e altruismo. Con il riconoscimento della Santa Sede, Salvo D’Acquisto è sempre più vicino alla santità, un omaggio al suo incrollabile impegno per la giustizia e la protezione del prossimo.
Il processo di beatificazione, sostenuto da storici e figure religiose, ha ricevuto un ulteriore impulso con il riconoscimento del suo sacrificio come martirio cristiano. Anche la premier italiana Giorgia Meloni, insieme a diversi esponenti di governo, è intervenuta sul tema, commentando che «Salvo D'Acquisto è un eroe, simbolo di coraggio, sacrificio e dedizione al dovere. La decisione del Santo Padre è un riconoscimento straordinario per un uomo che ha dato la vita per salvare quella di altri».
Il processo di beatificazione e le altre scelte del Papa
La beatificazione rappresenta un passo significativo verso la canonizzazione, riconoscendo ufficialmente l'eroismo e la virtù cristiana di D'Acquisto. Il suo esempio continua a ispirare generazioni, incarnando i più alti valori di umanità e servizio al prossimo.
Insieme al martire italiano, Papa Francesco ha nominato anche due nuovi santi dopo un incontro tenutosi ieri 25 febbraio al Gemelli, dove ha ricevuto il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin e il sostituto per gli Affari generali, monsignor Edgar Pena Parra.
Il Papa ha quindi approvato i voti favorevoli della Sessione ordinaria dei Padri cardinali e vescovi membri del Dicastero delle Cause dei santi per la canonizzazione dei due beati: il «medico dei poveri», il venezuelano José Gregorio Hernandez Cisneros, e il fondatore del Santuario mariano di Pompei, l'italiano Bartolo Longo.
Francesco ha anche firmato alcuni decreti dello stesso Dicastero riguardanti la venerabilità di cinque servi di Dio: due riconducibili alla nuova fattispecie dell'«offerta della vita», e tre a quella tradizionale delle «virtù eroiche». Tra i nomi vi è appunto anche quello di Salvo D'Acquisto.