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Stadio Flaminio, l'assemblea capitolina conferma la decisione della giunta e boccia il progetto della Roma Nuoto

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Anche l'aula Giulio Cesare ha respinto il riconoscimento del pubblico interesse per il progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio presentato dai giallorossi del nuoto

L'attuale stato di abbandono dello stadio Flaminio (La Capitale)
L'attuale stato di abbandono dello stadio Flaminio (La Capitale)

Dopo la decisione della giunta dello scorso 3 aprile, anche l'assemblea capitolina respinge il riconoscimento del pubblico interesse per il progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio presentato dalla Roma Nuoto. A spiegare le tre principali motivazioni del no l’assessore allo Sport, turismo, moda e grandi eventi del Campidoglio Alessandro Onorato: «Perché non restituisce alla città la funzione primaria per la quale la struttura è stata progettata, quella di stadio. Perché non valorizza la vocazione di "grande impianto sportivo" in grado di ospitare manifestazioni sportive nazionali e internazionali. Infine, perché depotenzia le potenzialità dello stadio quale polo attrattore culturale».


Il progetto della Roma Nuoto bocciato dal Campidoglio

Il progetto dei giallorossi del nuoto prevedeva la trasformazione dello stadio in un impianto polifunzionale con piscine, piste di pattinaggio e campi da padel, che secondo Onorato «non arricchiscono l’offerta sportiva del quadrante territoriale di riferimento». Il tutto riducendo la capienza da 42mila a 7.500 posti e introducendo aree commerciali per 2.500 metri quadrati. In risposta alla prima bocciatura, la Roma Nuoto aveva presentato un ricorso al Tar, accusando il Comune di non aver risposto nei tempi previsti alla proposta presentata, nonostante la conferenza dei servizi avesse espresso parere favorevole sulla fattibilità tecnica del progetto.


La corsa della Lazio per lo stadio Flaminio

Parallelamente, la Ss Lazio ha presentato uno studio di pre-fattibilità per la riqualificazione dello stadio Flaminio, prevedendo un impianto da 50.750 posti con un investimento stimato di circa 440 milioni di euro. Tuttavia, il Campidoglio ha recentemente dichiarato che la proposta del patron dei biancocelesti Claudio Lotito non si configura ancora come un progetto di fattibilità conforme alla normativa vigente. Stanti così le cose, la proposta del presidente della società sportiva è l'unica in ballo. Se la sua intenzione è rendere lo stadio Flaminio la nuova «casa della Lazio», ora dovrà anche lui affrontare l'iter burocratico: la presentazione del progetto vero e proprio, la conferenza dei servizi, il riconoscimento dell'interesse pubblico e infine la gara.

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