Smartworking, la maggioranza si astiene: così il VI municipio boccia la mozione
Il Campidoglio ha siglato un accordo per aumentare lo smartworking ai suoi dipendenti, ma dal VI municipio della Capitale arriva un segnale contrastante
Non è passata la mozione sull'introduzione dello smartworking per i dipendenti comunali - e municipali - votata oggi, giovedì 10 ottobre, nel consiglio del VI municipio guidato da Nicola Franco (FdI), che era presente in aula. L'atto è stato bloccato a causa dell'astensione dei membri della maggioranza che durante la votazione non si sono espressi.
Smartworking: le misure del Campidoglio
Per il Giubileo due giorni di smartworking a settimana per 9mila dipendenti comunali, quindi anche municipali. A questo accordo sono giunti martedì 8 ottobre l'assessore capitolino alle Politiche del personale Andrea Catarci, la delegazione di parte pubblica e i rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa Regioni Autonomie Locali e della Rsu del Campidoglio.
Ma dal municipio delle Torri arriva un messaggio contrario alle volontà del Campidoglio. Oggi il Pd aveva presentato una mozione per incalzare il consiglio sulla questione ed accelerare i tempi, ma da quanto è emerso durante le votazioni, la maggioranza di centro destra si è astenuta che rappresenta Governo e Regione, oltre a 270mila cittadini, non è d'accordo. Un atto «grave», secondo il capogruppo Pd, Fabrizio Compagnone perchè è la stessa maggioranza che «politicamente rappresenta Governo e Regione, oltre che 270mila cittadini».
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