Sinfonia Cromatica, una ventata d’arte astratta allo Studio Cico con Federica Virgili
La mostra personale di Federica Virgili alla Galleria Studio CiCo dal 6 al 21 aprile

In un quadrante di Roma spesso dimenticato dai circuiti culturali della Capitale, arriva una boccata d’aria fresca: Sinfonia Cromatica, la mostra personale dell’artista Federica Virgili, in scena dal 6 al 21 aprile presso la GalleriaStudioCiCo in via Gallese 8, nel cuore della Cassia.
Un evento importante, non solo per la qualità artistica dell’esposizione, ma anche perché rappresenta una rara occasione culturale per un quartiere che ancora oggi fatica ad affermarsi come polo creativo. La Cassia, pur essendo densamente popolata, offre pochissimi spazi dedicati all’arte contemporanea, e iniziative come questa sono essenziali per stimolare il fermento artistico e sociale della zona.
L’inaugurazione, prevista per domenica 6 aprile alle ore 12:00, sarà introdotta dal critico d’arte Prof. Piero Zanetov. La curatela è firmata da Cinzia Cotellessa, pittrice e fondatrice della galleria, che da tempo lavora per promuovere artisti emergenti e affermati, con particolare attenzione alla sperimentazione contemporanea.
Federica Virgili: istinto, materia e colore
Federica Virgili è una figura interessante nel panorama artistico romano: autodidatta, con un background in giurisprudenza e studi umanistici, ha saputo imporsi per la sua cifra stilistica ben riconoscibile. In Sinfonia Cromatica presenta un percorso artistico evolutivo che attraversa il puntinismo per approdare a un astrattismo materico ed emozionale, vibrante di ritmo e colore.
Il titolo stesso della mostra richiama l’armonia e la musicalità che permeano le sue opere: colori e texture si muovono come note su una partitura visiva, trasmettendo un’energia potente e spesso istintiva.
Non si tratta di una pittura «educata», ma di un gesto pittorico ribelle, impulsivo, capace di travolgere chi osserva.
Esperienza sensoriale e libertà dello sguardo allo Studio Cico
In esposizione anche opere tridimensionali, realizzate con materiali non convenzionali come bitume, sabbia, cemento e stucco, che invitano il pubblico a un'esperienza sensoriale completa, dove la visione si unisce alla tattilità.
Una curiosità: alcune opere sono concepite per essere fruite in modo “palindromo”, ovvero possono essere orientate liberamente dallo spettatore, stabilendo un legame intimo e personale con l’opera.
In un quartiere come la Cassia, dove troppo spesso l’offerta culturale si limita al minimo indispensabile, questa mostra rappresenta una vera e propria «sinfonia» di possibilità. Un invito a riscoprire l’arte contemporanea in un territorio che merita di essere anche un luogo di cultura viva, accessibile e partecipata.
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