Sicurezza stradale: basta con «non si può fare» o «non ti ho visto», ok agli attraversamenti pedonali rialzati a Roma
Aggiornamento: 16 dic 2024
Le linee guida sono state approvate dal Consiglio comunale per rendere omogenee le norme in tutti i territori della città. Il presidente della commissione Mobilità Zannola: «Li finanzieremo con il prossimo bilancio»
La distrazione, l’abuso di alcol e droga alla guida, la sosta selvaggia sono tutte cause delle collisioni stradali ma è l’eccesso di velocità uno dei motivi principali delle morti e dei ferimenti per incidenti, soprattutto a danno dei pedoni e nelle aree urbane. Proprio per limitare la velocità veicolare, in seguito ad un accurato lavoro svolto dalla «Consulta cittadina per la Sicurezza Stradale, mobilità dolce e sostenibilità», il consiglio comunale ha approvato le «Linee guida per la progettazione e realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati a Roma. Uno strumento che ha incontrato molti ostacoli in assenza di una normativa chiara di riferimento e che si è spesso scontrato con i vari «non si può fare». Ora, con la delibera capitolina e il successivo inserimento delle nuove indicazioni nel regolamento viario di Roma, vengono omologate le norme per la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati in tutti i territori della città.
Dal 40 al 60 per cento di morti in meno
Grazie agli attraversamenti pedonali rialzati, come dimostrano gli studi a livello internazionale, il tasso di riduzione delle collisioni con morti e feriti è compreso tra il 40 ed il 60 per cento. Un effetto dato dalla riduzione della velocità e di conseguenza da una migliore visibilità da parte dell’automobilista. Gli attraversamenti saranno, infatti, dotati di segnaletica orizzontale e verticale, di illuminazione e potranno anche essere colorati per garantire una maggiore sicurezza dei pedoni
Dove potranno essere realizzati
Questi attraversamenti saranno realizzati preferibilmente nelle strade classificate come «e» ed «f», ovvero quelle urbane di quartiere e locali e comunque dove il limite di velocità è pari o inferiore a 50 km all’ora. Insieme agli attraversamenti rialzati si potranno prevedere altre infrastrutture come le estensioni dei marciapiedi e le isole salvagente. Queste ultime sono utili soprattutto se l’asse veicolare ha più corsie.
L'altezza giusta
Uno degli elementi che ha costituito un punto critico fino ad oggi riguarda l’altezza dell’attraversamento che, secondo le Linee guida, deve essere in continuità con i percorsi pedonali ovvero con i marciapiedi a cui l’attraversamento si congiunge. Se si raccomanda di evitare altezze inferiori a 7 cm, «evidenze nazionali e internazionali confermano che un’altezza dell’attraversamento pedonale rialzato, in continuità con il marciapiede, di 10-15 cm rispetto al piano stradale, costituisce un adeguato compromesso tra le esigenze dei pedoni e quelle degli automobilisti». Per quanto riguarda la pendenza della rampa dell’attraversamento, occorre adottare lo standard del 10%, in linea con gli altri comuni italiani che hanno già sperimentato questa infrastruttura. Può essere, invece, prevista la pendenza del 7% se l’attraversamento si trova lungo itinerari del trasporto pubblico.
Ridurre la velocità in prossimità di scuole, ospedali e nelle zone dove circolano molti pedoni
«Un risultato storico», ha commentato il presidente della commissione Mobilità capitolina Giovanni Zannola che ha aggiunto: «Per la prima volta, Roma si dota di uno strumento uniforme per superare le divergenze normative e garantire maggiore sicurezza stradale, soprattutto per gli utenti più vulnerabili». Lo scopo, secondo il consigliere, è quello di «ridurre la velocità dei veicoli» soprattutto «nelle aree urbane e nei pressi di scuole, ospedali e zone ad alta densità pedonale, favorire la sicurezza di pedoni e ciclisti, garantendo un attraversamento visibile, sicuro e accessibile, promuovere un approccio inclusivo alla mobilità urbana, tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità e ridotta mobilità».
«Ci saranno risorse in bilancio per finanziare gli attraversamenti pedonali rialzati»
Ora che Roma si è dotata di uno strumento normativo per realizzare gli attraversamenti pedonali rialzati, bisognerà passare dagli intendimenti alle azioni concrete. Come saranno finanziate queste infrastrutture di limitazione della velocità? Alla vigilia del bilancio che approderà tra pochi giorni in aula Giulio Cesare, Zannola risponde a La Capitale: «Stiamo raccogliendo le priorità che i municipi hanno individuato e le inseriremo nel piano investimenti» rassicurando che su questo tema «c’è l’unanimità dell'amministrazione. Sebbene non sia prevista «una voce specifica in bilancio sul tema degli attraversamenti pedonali rialzati - chiarisce il consigliere - possono essere utilizzate altre voci come quella dei lavori pubblici o della segnaletica».
Superata la giustificazione del «non ti ho visto»
La delibera, votata all'unanimità dal consiglio comunale, era stata prima approvata dalla commissione Mobilità che ha recepito il documento della Consulta cittadina per la Sicurezza Stradale, mobilità dolce e sostenibilità redatto con il sostegno dell'architetto Matteo Dondé. «Sono veramente orgogliosa del nostro lavoro che ha avuto riconoscimento da parte dell’amministrazione», ha detto a La Capitale la presidente Enzina Fasano. «Ora regole certe e maggiore sicurezza saranno a disposizione di tutti i territori e non solo dei più virtuosi o di quelli che hanno provato a realizzare gli attraversamente pedonali rialzati ma hanno incontrato ostacoli». Uno strumento fondamentale sia «per tutelare gli utenti più vulnerabili della strada, i pedoni, in una città che ha il primato di persone che muoiono andando a piedi» sia «per superare la mancanza di rispetto degli automobilisti, la giustificazione del "non ti ho visto" e l'abitudine di parcheggiare sulle strisce pedonali». Ora, ha proseguito Fasano «auspichiamo che le nuove linee guida vengano presto recepite dal regolamento viario e che vengano staziati dei fondi» per rendere operativa la riforma. Tra i prossimi appuntamenti della consulta la presidente ha poi annunciato il tour per la sicurezza stradale nei quartieri e la campagna di comunicazione per sensibilizzare la cittadinanza.
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