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  • Camilla Palladino

Sicurezza stradale, approvate le linee guida per gli attraversamenti pedonali rialzati

Alla seduta della commissione capitolina alla Mobilità, convocata dal presidente Giovanni Zannola in occasione della Settimana della mobilità sostenibile, hanno partecipato anche i presidenti delle commissioni municipali alla Mobilità e la presidente della Consulta cittadina per la sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità Enzina Fasano

Lo schema di un attraversamento pedonale rialzato con isola salvagente
Lo schema di un attraversamento pedonale rialzato con isola salvagente (Fonte: NACTO National Association of City Transportation Officials, 2020, Guida Globale di Street Design, Mimesis Edizioni)

La commissione capitolina alla Mobilità approva le «Linee Guida per la progettazione e realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati nel territorio di Roma Capitale». Alla seduta, convocata dal presidente Giovanni Zannola in occasione della Settimana della mobilità sostenibile, hanno partecipato anche i presidenti delle commissioni municipali alla Mobilità e la presidente della Consulta cittadina per la sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità Enzina Fasano. Un provvedimento fondamentale visti i numeri delle vittime della strada a Roma. Stando ai dati riportati sulla delibera, infatti, in città un pedone su 10 viene ucciso sul suo territorio. In più, secondo l’osservatorio Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) nel 2023 il Lazio si è aggiudicato il tragico record di 71 morti, di cui 43 a Roma: un sesto dei decessi avvenuti in tutta Italia.


L'efficacia degli attraversamenti pedonali rialzati

Per mettere un freno alla strage quindi l'amministrazione sta mettendo un campo diverse strategie: dai black points agli attraversamenti pedonali luminosi. E ora c'è uno studio per realizzare gli attraversamenti pedonali rialzati, che sulla base di «evidenze scientifiche internazionali» provocano «un tasso di riduzione delle collisioni con morti e feriti compreso tra il 40 e il 60 per cento in presenza di tali dispositivi», è scritto nel testo. La delibera, che ora dovrà essere approvata dall'assemblea capitolina, ha un doppio obiettivo: da una parte incrementare la sicurezza stradale in città.


Dall'altra parte «superare le attuali divergenze interpretative del decreto ministeriale 777 del 2006 (corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per la sua installazione e manutenzione) e progettuali che condizionano fortemente la possibilità di una omogenea regolamentazione del traffico e tutela della sicurezza per tutti gli utenti, in particolare per quelli vulnerabili», spiega Zannola. E ora nei punti sempre considerati off-limits per i dossi, come le strade in cui passano gli autobus di linea o i mezzi di soccorso, potrebbero arrivare gli attraversamenti rialzati.


Uno strumento per rendere omogenei gli attraversamenti nei territori

In sintesi, l'impianto normativo esistente finora non consentiva di realizzare gli attraversamenti pedonali in maniera uguale in tutti i municipi. Con la delibera approvata nella mattinata di venerdì 20 settembre, tuttavia, per la prima volta «Roma Capitale si è dotata di uno strumento che possa rendere omogenea la possibilità di realizzare gli attraversamenti pedonali rialzati nei territori». Il tutto, grazie al lavoro in sinergia tra «ingegneri, architetti, urbanisti, dipartimento, consulta e gruppi di lavoro», specifica ancora Zannola. Ma come è stato superato questo scoglio? A spiegarlo è lo studio stesso: attraverso l'analisi di «indicazioni elaborate in ambito locale o europeo» gli esperti hanno raggiunto «un adeguato compromesso tra efficacia e sicurezza ottenuta per le utenze vulnerabili e le esigenze dei conducenti dei mezzi a motore».


Zannola: «Un lavoro di condivisione»

Così, con una serie di schede tecniche, il documento illustra come dovrebbero essere gli attraversamenti pedonali rialzati sulle strade con o senza passaggio abituale dei mezzi di trasporto pubblico, su quelle a senso unico o a doppio senso di marcia, sui tratti in cui sono presenti isole salvagente. «La cosa positiva - conclude il presidente della commissione Mobilità - è che è stato un lavoro di condivisione con gli esperti e le esperte della consulta, che non è mai banale, e sta dentro un quadro normativo esistente, quindi nessuno può sentire il bisogno di dover esprimere pareri contrari. Ci potrebbero essere rilievi, ovviamente l'atto si può sempre migliorare».




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