Sessantasette mila presenze per «Roma Capodarte 2025», la città celebra l'arte e la cultura
Il tradizionale appuntamento del Comune, pensato per celebrare il nuovo anno e dare il via al Giubileo, ha animato tutti i 15 Municipi della città con oltre 100 eventi gratuiti, offrendo un programma ricco e variegato che ha abbracciato la musica, il teatro, la danza, il cinema, l’arte e la letteratura
Un successo senza precedenti per la IV edizione di «Roma Capodarte 2025 Città nel Mondo» che ha coinvolto circa 67 mila persone in una festa che ha travalicato i confini del Centro storico della Capitale.
Il tradizionale appuntamento del Campidoglio, pensato per celebrare il nuovo anno e dare il via al Giubileo, ha animato tutti i 15 municipi della città con oltre 100 eventi gratuiti, offrendo un programma ricco e variegato che ha abbracciato la musica, il teatro, la danza, il cinema, l’arte e la letteratura.
Più di 100 eventi, distribuiti su 80 spazi cittadini, tra musei, biblioteche, teatri, cinema, piazze e vie, sono stati l’occasione per la città di aprirsi al pubblico e presentare una Roma come città pluralista, interculturale e intergenerazionale. «Roma Capodarte 2025» ha infatti messo in luce non solo le tradizioni culturali locali, ma anche le nuove tendenze artistiche, attraverso attività pensate per un pubblico di tutte le età.
Un'edizione musicale e condivisa: Tosca e gli artisti di Roma
Un’edizione che ha posto al centro il valore della cultura accessibile, con centinaia di concerti gratuiti che hanno riempito piazze e strade.
In particolare, è stata la musica ad avere un ruolo predominante. Tosca, sul Belvedere del Gianicolo, ha emozionato il pubblico con una versione speciale dell'«Adeste Fideles» in iracheno, accompagnata dai 200 coristi de «Il coro che non c’è» sotto la direzione del maestro Dodo Versino.
Un momento profondo che ha visto l'artista dedicare un pensiero a Cecilia Sala, giornalista detenuta in Iran, attraverso un estratto del «Don Chisciotte» di Cervantes, declinato al femminile.
Capodarte, gli eventi nelle periferie: musica e cultura al di fuori del centro
Non solo centro: la vera novità di quest’edizione è stata la forte presenza degli eventi nei quartieri periferici. A San Basilio, Giancane ha animato la piazza del mercato con il suo indie-folk provocatorio, mentre a Casal del Marmo, il Parcheggio dell’I.C. Pablo Neruda è stato il palcoscenico di un live di Rancore, uno dei nomi più rilevanti del rap italiano, che ha entusiasmato il pubblico con i suoi brani più celebri.
Musei e siti storici: cultura aperta a tutti
Oltre agli eventi all'aperto, Roma Capodarte ha offerto anche l’opportunità di visitare gratuitamente i musei e le mostre dei Musei Civici di Roma Capitale, che hanno registrato un'affluenza di oltre 20 mila visitatori.
Anche i luoghi archeologici e i siti monumentali della città sono stati aperti eccezionalmente al pubblico, accompagnati da visite guidate a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Gualtieri e Smeriglio: «Un successo straordinario»
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato con soddisfazione il successo dell’evento: «Roma ha dimostrato ancora una volta di essere una città che celebra la cultura in tutte le sue forme, con un programma ricco e variegato - il sindaco Gualtieri -, che ha coinvolto quasi 150 mila cittadini in due giorni tra il Capodanno al Circo Massimo e Roma Capodarte 2025».
L’assessore capitolino alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, ha sottolineato l’importanza di aver distribuito gli eventi in tutta la città, «dai Municipi al centro, dalle borgate alle piazze, offrendo opportunità di fruizione culturale a tutte le romane e i romani. Un’ulteriore conferma - spiega Smeriglio -, che Capodarte può diventare un appuntamento fisso nella programmazione culturale della Capitale»
Un'organizzazione impeccabile e collaborazioni importanti
Le iniziative di «Roma Capodarte 2025 Città nel Mondo» sono state promosse da Roma Capitale con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con i Municipi e numerosi enti culturali e istituzioni romane, tra cui la Fondazione Musica per Roma, il Teatro dell'Opera di Roma e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Il supporto organizzativo è stato garantito da Zètema Progetto Cultura, con il contributo di Lea e Siae. Radio ufficiale dell’evento è stata Dimensione Suono Soft.
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