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Semilibertà per Francesco Schettino, udienza rinviata ad aprile

Redazione La Capitale

L’ex comandante della Costa Concordia ha scontato metà della pena e chiede misure alternative al carcere

Francesco Schettino
Francesco Schettino

L’udienza sulla richiesta di semilibertà per Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia, è stata rinviata all’8 aprile a causa del cambio del giudice relatore. Schettino, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo, lesioni colpose e abbandono della nave, è detenuto dal 2017 nel carcere romano di Rebibbia.


Avendo scontato metà della pena, l’ex comandante ha maturato il diritto di chiedere l’accesso a misure alternative, tra cui la semilibertà, che gli permetterebbe di trascorrere parte della giornata fuori dal carcere per svolgere un’attività lavorativa.


La richiesta e il possibile lavoro in Vaticano

L’istanza è stata presentata dall’avvocato Paola Astarita, che difende Schettino. L’udienza era prevista per oggi, 4 marzo, ma è stata posticipata. Se i giudici accoglieranno la richiesta il prossimo mese, l’ex comandante potrebbe ottenere un contratto di lavoro con la Fabbrica di San Pietro, dove si occuperebbe della digitalizzazione del patrimonio culturale.


L’iniziativa rientra nel progetto dell’associazione «Seconda Chance», che promuove il reinserimento dei detenuti attraverso opportunità lavorative. Schettino avrebbe un orario di lavoro regolare, dal lunedì al venerdì, e non sarebbe l’unico detenuto di Rebibbia a beneficiare di questa opportunità.

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