Scritte omofobe sulla sede del circolo Mario Mieli, Colamarino: «Attacco mirato e violento»
La rampa esterna dell'edificio è stata deturpata con scritte omofobe: nello specifico la parola «froci», ripetuta due volte e scritta a lettere maiuscole
Vandalizzata la sede del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli in via Efeso, zona San Paolo. Durante la notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 novembre la rampa esterna dell'edificio è stata deturpata con scritte omofobe: nello specifico la parola «froci», ripetuta due volte e scritta a lettere maiuscole.
Un attacco mirato e violento
A darne notizia è lo stesso presidente del circolo, Mario Colamarino, che sui canali social dell'istituzione culturale ha fatto sapere: «Quanto accaduto è un attacco mirato e violento contro la nostra comunità. Quelle lettere, rappresentano un linguaggio di odio che ha un obiettivo preciso: intimidirci, isolarci e privarci di uno spazio sicuro. Ma non si tratta solo di vandalismo: questo è il risultato di un clima culturale e politico che rende legittima l'aggressione».
Colamarino: «Atto che nasce dalla percezione di impunità»
«Colpire un'istituzione culturale, un luogo di supporto e di lotta come il nostro - commenta Colamarino - è un atto che nasce dalla percezione di impunità. Quando si sentono liberi di farlo, è perché credono, a ragione, che le istituzioni e il governo non si scandalizzeranno, che la società volterà lo sguardo. Questo clima è il prodotto di ideologie fasciste, che non solo permettono ma endorsano la violenza».
Il circolo Mario Mieli non si lascia intimidire
Per questo il circolo Mario Mieli ci tiene a ribadire che non si lascerà intimidire. «Trasformeremo questa ferita in una nuova occasione per rivendicare il nostro diritto a esistere, resistere e amare», conclude Colamarino rivolgendo poi un appello alle istituzioni, alla società civile e ai media «affinché non restino indifferenti».
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