Scritte no-vax sui muri del locale che ospita un dibattito con l'ex ministro Speranza
L’intervento dell’ex ministro al circolo è previsto per questa sera
Si chiama Studio 26 il locale a via del Fico, al centro di Roma, preso d'assalto dai no vax nella notte. All'apertura, i titolari hanno trovato il muro e la serranda imbrattata. Lì è previsto un intervento dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, che è stato preso di mira da atti vandalici con scritte minacciose e offensive. Frasi come «complici di un assassino» e «colpevole di strage» sono apparse sulle mura e sulle serrande della struttura, denunciando un attacco diretto all’operato dell’ex ministro durante la gestione della pandemia.
A confermare l'accaduto è stato lo stesso Roberto Speranza, che ha rilasciato dichiarazioni sul tema in transatlantico, alla camera dei deputati. L'episodio ha sollevato un'ondata di solidarietà da parte di numerosi esponenti del Partito democratico e di altre figure politiche, che hanno condannato gli atti intimidatori.
Scritte contro Speranza, il Pd esprime vicinanza
L’intervento dell’ex ministro al circolo è previsto per questa sera. «Solidarietà a Roberto Speranza per gli attacchi vigliacchi dei No Vax. Gli siamo vicini e difenderemo in ogni sede le sue azioni ispirate alla scienza per difendere i cittadini in uno dei momenti più difficili della storia recente», ha commentato Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico, con un messaggio pubblicato su X.
Anche Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato, ha condannato l'episodio, definendolo un chiaro segnale di «intolleranza e ignoranza inaccettabili». Boccia ha sottolineato come l’operato di Speranza da ministro abbia contribuito a far uscire l’Italia dalla crisi sanitaria. «Difenderemo sempre quello che da ministro ha fatto Roberto, convinti che l’azione di quel governo abbia aiutato il nostro Paese ad uscire dall’emergenza e dalla tragedia del Covid».
L'ex ministra e senatrice dem Beatrice Lorenzin ha aggiunto una dura condanna, ricordando l'importanza di respingere con fermezza ogni forma di violenza: «Intimidazioni, minacce e atti vandalici sono inaccettabili e nulla hanno a che vedere con il confronto democratico. È dovere di tutti condannare con fermezza questa violenza e difendere chi, come Speranza, si è assunto responsabilità difficili per la salute di tutti e per il bene del Paese».
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