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Redazione La Capitale

Scontri a San Lorenzo durante la manifestazione per Ramy: feriti otto agenti

Scontri e disordini a San Lorenzo: otto agenti feriti durante la protesta per il giovane Ramy, morto a Milano

scontri a San Lorenzo durante la manifestazione per Ramy
Scontri a San Lorenzo durante la manifestazione per Ramy

Gli scontri tra manifestanti e polizia si sono intensificati ieri sera a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, durante una manifestazione in ricordo di Ramy, il giovane morto a Milano durante un inseguimento con i carabinieri. La protesta è degenerata in violenza: cassonetti ribaltati, fumogeni e bombe carta lanciati contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica di contenimento per ristabilire l’ordine pubblico.

Gli episodi più gravi si sono verificati in piazza Immacolata, dove un gruppo di manifestanti ha scatenato il caos, costringendo la polizia a intervenire. La tensione è poi proseguita, sebbene con minore intensità, fino a piazza dei Sanniti. Il corteo, che ha continuato la sua marcia verso Porta Maggiore, ha lasciato dietro di sé otto poliziotti feriti, colpiti da oggetti contundenti e dai violenti attacchi dei manifestanti.


L'ordine del questore per tutelare gli agenti

L’intervento della polizia è stato ordinato direttamente dal questore di Roma, Roberto Massucci, per garantire la sicurezza degli agenti in servizio, presi di mira dai manifestanti. Gli agenti feriti appartengono al commissariato di San Lorenzo e sono stati soccorsi dopo gli scontri.


La condanna del ministro Piantedosi

In un clima già segnato da tensioni in diverse città italiane, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso ferma condanna per quanto accaduto. «I disordini e gli attacchi alle forze di polizia dimostrano l’esistenza di soggetti organizzati che strumentalizzano tragedie per seminare violenza», ha dichiarato il ministro.

Piantedosi ha sottolineato la necessità di sostenere l’operato delle forze dell’ordine, definendole «tra le migliori al mondo», e ha invitato alla condanna unanime di questi atti di violenza. Ha inoltre ribadito che il diritto a manifestare non può mai giustificare atti intimidatori o aggressivi contro chi rappresenta lo Stato.

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