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Scomunicato Don Natale Santonocito, il parroco di San Cesareo: «Bergoglio è un antipapa»

Edoardo Iacolucci

Il sacerdote aveva pubblicato sui social diversi video in cui sosteneva che Bergoglio non è il Papa legittimo

santonocito
Don Natale Santonocito

La diocesi di Tivoli e Palestrina ha ufficializzato la scomunica di Don Natale Santonocito, parroco di San Cesareo, per le sue dichiarazioni contro Papa Francesco. Il sacerdote aveva pubblicato sui social diversi video in cui sosteneva che Bergoglio non è il Papa legittimo. L'affermazione, considerata

scismatica, ha portato all'apertura di un processo canonico e alla sua successiva scomunica.


Le dichiarazioni del sacerdote

L'8 dicembre, giorno dell'Immacolata, Don Santonocito ha diffuso un video su YouTube e Facebook nel quale ha espresso la sua posizione:

«Da undici anni stiamo vivendo cose strane. Il cosiddetto Francesco non è Papa. Non lo è mai stato. Benedetto XVI non ha mai fatto una rinuncia al papato, non ha abdicato rinunciando al Munus Petrinum, ma solo all'esercizio pratico del potere».

Secondo il parroco, la dichiarazione di Benedetto XVI sarebbe stata falsificata dai media nella traduzione dall'originale latino, per far credere che avesse abdicato completamente al suo ruolo di Pontefice.


La reazione della diocesi e il processo canonico

A seguito della pubblicazione del primo video, il vescovo Mauro Parmeggiani ha adottato misure cautelative, limitando le facoltà ministeriali di Don Santonocito. Tuttavia, il sacerdote ha ribadito la sua posizione in un secondo video, il 14 dicembre, che ha intitolato «Messaggio di Natale».


Le dichiarazioni di Don Santonocito hanno portato all'apertura di un processo penale extragiudiziale nella diocesi di Palestrina. Il 20 gennaio, il sacerdote è stato ufficialmente dichiarato scomunicato latae sententiae, ossia in maniera automatica per il reato di scisma.


Effetti della scomunica

La scomunica implica che Don Santonocito non potrà più celebrare messa né avere un ruolo attivo nella vita della Chiesa. Il decreto di scomunica è stato notificato attraverso il suo avvocato difensore ex officio nei locali della Curia di Palestrina.


Reazioni della comunità per il parroco scomunicato

L'annuncio della scomunica tra fedeli di Tivoli e Palestrina è stata la notizia del giorno. In molti sembra che già si fossero divisi sulle affermazioni di Don Santonocito. La diocesi ha comunque ribadito che la legittimità di Papa Francesco è indiscutibile, condannando ogni teoria che possa minare l'unità della Chiesa.


Cos'è il Munus petrinum

Il «Munus Petrinum» (dal latino munus = incarico, missione; Petrinum = di Pietro) si riferisce alla missione e al ruolo del Papa come successore di San Pietro. Un incarico di responsabilità, di natura divina, conferisce al Pontefice l'autorità suprema nella Chiesa cattolica. Un concetto derivante dai testi evangelici e messo nero su bianco nei documenti fondamentali della Chiesa cattolica.


Il dibattito sulla rinuncia di Benedetto XVI

Nel caso della rinuncia di Papa Benedetto XVI (11 febbraio 2013), alcuni sostengono che abbia rinunciato solo al "Ministerium" (esercizio pratico del potere papale) e non al Munus Petrinum, che sarebbe invece l'incarico stesso conferito direttamente da Dio. Questa interpretazione è alla base delle teorie sedevacantiste e antipapali, come quella sostenuta da Don Natale Santonocito.


Ma, secondo la Chiesa cattolica ufficiale, la rinuncia di Benedetto XVI è stata valida, e quindi Papa Francesco è il legittimo Pontefice.




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