Santa Maria della Pietà, l'ex manicomio diventa un parco per il benessere

Il Campidoglio, sui lavori di Santa Maria della Pietà, sta investendo cento milioni di euro. L'assessore Veloccia: “Un ecosistema del benessere incastonato in uno stupendo parco pubblico”

Santa Maria della Pietà (Asl Roma 1)

Lavori in corso negli ultimi padiglioni da ristrutturare dell’ex manicomio Santa Maria della Pietà. Smantellato dopo la legge Basaglia, si avvia a diventare un servizio e un tesoro per tutta la città, con il Campidoglio che investe cento milioni di euro.

Un immenso parco per la salute, la cura della disabilità, la solidarietà, ma anche per lo sport e il benessere del corpo.

Il padiglione 5 diventerà un centro diurno di sostegno a persone con disabilità di tipo cognitivo con annesso ambulatorio. Quello 6 si sta ristrutturando per ospitare al meglio il Museo Laboratorio Mente della ASL Roma 1. Il numero 7 un Centro sollievo a sostegno di persone con disabilità. E ancora, nel padiglione 23 si costruiranno alloggi protetti all’interno del Programma Housing First promosso dal Dipartimento Politiche Sociali destinato a persone e famiglie in emergenza per sfratto per una permanenza non superiore a sei mesi, a famiglie vulnerabili con minori, a persone singole in condizioni di fragilità e alla semi autonomia per donne vittime di violenza.

Cittadella dei minori

Il padiglione 24, invece, diventerà un Centro di educazione ambientale con spazi dedicati ad attività di laboratorio a servizio delle scuole, mentre nel 25 una Cittadella dei minori con uffici per il Ministero della Giustizia per gli interventi a favore di minori sottoposti a provvedimento penale e un appartamento pedagogico per la realizzazione del progetto Genitori in crescita con finanziamento del Fondo Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Ma non è finito qui: il padiglione 28 ospiterà Servizi per la formazione e l’occupazione, ossia una scuola di cucina e ristorazione sociale con relativi spazi di somministrazione e vendita ed infine la palazzina 41, una ex officina dove nasceranno laboratori socioccupazionali e spazi di coworking finalizzati all’avvio di startup.

Le parole dell'assessore Veloccia

«La nostra idea di città parte proprio dal recupero di questi straordinari luoghi pubblici per renderli delle vere centralità a servizio di tutti i romani», spiega l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia «Dopo 30 anni di dibattiti intorno al Santa Maria della Pietà siamo passati dalle parole ai cantieri per costruire una Roma più bella e vivibile. Stiamo investendo circa 100 milioni di euro tra Piano Urbano Integrato e altre fonti finanziarie: un’opera straordinaria di riqualificazione, per costruire un ecosistema completamente pubblico legato alla salute e al benessere con un approccio one health».

«È un lavoro avviato nella passata consiliatura regionale e che sta proseguendo ora con un investimento straordinario da parte di Roma Capitale, oltre 50 milioni di euro di fondi Pnrr — conclude — per costruire realizzare luoghi di aggregazione, spazi culturali, coworking, biblioteche che si affiancheranno a servizi sociosanitari. Un ecosistema del benessere incastonato in uno stupendo parco pubblico che sta tornando agli splendori di inizio secolo con il recupero filologico di tutto il compendio. I lavori stanno proseguendo grazie alla Asl Roma 1 e al XIV Municipio, sotto la regia del Comune e della Regione. Si tratta del più grande ex istituto psichiatrico d’Europa che sarà recuperato per metterlo a servizio di tutti i romani».

La storia di Santa Maria della Pietà

Era il 1909 quando per iniziativa del senatore Alberto Cencelli sulla collina di Monte Mario erano cominciati i lavori per il nuovo ospedale e chiamato Manicomio Provinciale di Santa Maria della Pietà, inaugurato nel 1914. L’idea era quella di un manicomio-villaggio che si estendeva in un parco di 130 ettari e comprendeva 41 edifici ospedalieri. Ora a più di 24 anni dalla chiusura definitiva, che avvenne il 14 gennaio del 2000, l’ex manicomio e il suo grande polmone verde tornano a nuova vita.