Sanità, Giorlandino lancia l’allarme: «Tariffe insostenibili e strutture a rischio»
Sanità privata a rischio: «Tariffe insostenibili, senza interventi la chiusura è inevitabile. Il 28 gennaio il Tar del Lazio deciderà sulla sospensiva»
«Saremo costretti a una chiusura se non risolvono il problema delle tariffe. Saremo costretti, dopo il 28, perché tuteliamo la salute». È il grido d’allarme lanciato da Mariastella Giorlandino, presidente dell’Unione nazionale ambulatori e poliambulatori enti e ospedalità privata, durante la conferenza stampa «Salvaguardia del diritto alla salute e risoluzione delle criticità legate al nuovo nomenclatore tariffario», tenutasi al Clubhouse di Montecitorio.
La questione ruota attorno alle nuove tariffe imposte dal nomenclatore tariffario, che, secondo Giorlandino, stanno rendendo insostenibile la gestione delle strutture sanitarie private e pubbliche. «Chiedere che rimanga un tariffario di 20 anni fa, con degli adeguamenti ovviamente, non è chiedere la luna», ha sottolineato.
Tariffe insostenibili e rischi per il sistema sanitario
Tra i principali esempi di tagli, Giorlandino ha evidenziato come l’elettrocardiogramma, che prima veniva rimborsato a 22 euro, ora è passato a 17,50 euro. «Voi capite che questa cifra farà fallire gli ospedali pubblici. Gli ospedali pubblici se falliscono li paghiamo con le tasse tutti, o se li compra qualcuno. Rischiano di finire come l’Alitalia», ha aggiunto.
Secondo la presidente, le nuove tariffe mettono a rischio non solo la sostenibilità economica delle strutture, ma anche il diritto alla salute, specialmente per gli anziani e le fasce più fragili della popolazione, che già oggi faticano ad accedere tempestivamente a terapie e cure.
Attesa per la decisione del Tar
La situazione potrebbe trovare una svolta il 28 gennaio, quando la Camera di Consiglio del Tar del Lazio sarà chiamata a pronunciarsi sulla sospensiva del provvedimento. Tuttavia, il clima di incertezza resta alto, e Giorlandino ha chiesto un intervento urgente e concreto da parte del Ministero della Salute.
«Garantissero lavoro e salute. Portassero concretamente un cambiamento», ha dichiarato. La richiesta è quella di rivedere il sistema tariffario per evitare che il settore sanitario entri in una crisi irreversibile, con gravi ripercussioni per cittadini e lavoratori.
Un appello alla politica
La conferenza stampa si è conclusa con un appello alla politica: risolvere una situazione che, secondo i rappresentanti delle strutture sanitarie private, rischia di minare l’intero sistema. «È necessario un intervento immediato, non solo per salvaguardare l’esistenza delle strutture sanitarie, ma per tutelare il diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini», ha concluso Giorlandino.
Comments