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  • Anita Armenise

San Saba vince contro l'antenna 5G di Iliad: grande la soddisfazione dei residenti

Aggiornamento: 2 giorni fa

Il motivo dell'annullamento è dovuto al fatto che esiste una delibera che prevede che può essere consentita la localizzazione degli impianti in altre aree, al di fuori di quelle preferenziali, solo se tutte le precedenti localizzazioni risultino impossibili

antenna 5g

È con grande gioia che i residenti del rione San Saba annunciano la vittoria della battaglia contro la Iliad S.p.a. che non potrà procedere con l'installazione della seconda antenna 5G in via Federico Zuccari 2a, che si trova a pochi metri da un secondo ripetitore, gestito da Vodafone e già funzionante da anni. Dopo il procedimento di autotutela, arrivato ad agosto, che bloccava l'installazione dell'antenna 5G, venerdì 13 settembre è arrivato l'annullamento dell'autorizzazione a proseguire con i lavori.


La vittoria dei residenti: «Le proteste hanno portato al risultato sperato»

«Il Comitato No Antenne a San Saba annuncia che, dopo una battaglia iniziata a maggio del 2024, il Dipartimento di programmazione ed attuazione urbanistica dispone l'annullamento dell'autorizzazione ad installare un ulteriore ripetitore telefonico 5G nel rione San Saba, in Via Federico Zuccari 2a», scrive il comitato, coordinato dalla dott.ssa Carla Spaziani, Presidente della Rete Comune Inquilini Ater San Saba.


Già lo scorso 8 agosto l'assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, dopo aver accettato di verificare le procedure che sono state seguite per l'approvazione dell'installazione dell'antenna, aveva avviato un provvedimento di autotutela, con cui l'amministrazione corregge il proprio operato e di fatto blocca le autorizzazioni della rete di telefonia mobile Iliad.


«Le proteste dei cittadini, supportate da politici attenti al territorio quali il Consigliere Comunale Yuri Trombetti (Pd), il Consigliere Comunale Nando Bonessio (Verdi) ed il consigliere comunale Fabrizio Santori ( Lega) hanno prodotto il risultato sperato», continuano i residenti.


Antenna 5G, le aree preferenziali e le carenze nelle documentazioni di Iliad

Il motivo dell'annullamento è dovuto al fatto che esiste una delibera che prevede che «può essere consentita la localizzazione degli impianti in altre aree - al di fuori di quelle preferenziali (n.d.r) - solo se tutte le precedenti localizzazioni risultino impossibili, inidonee o insufficienti a garantire la copertura dei servizi (… omissis…)», e stando alle verifiche presentate dai residenti del condominio via Federico Zuccari 4 e dalla Rete Comune Inquilini Ater San Saba, nel rione esistono lotti rientranti nelle aree preferenziali, sia di proprietà comunale che di proprietà privata, idonei quindi a installazioni.


Insomma, tutt'altra procedura rispetto al criterio del silenzio-assenso grazie al quale l'azienda di telefonia ha ricevuto l'autorizzazione dall'Arpa e dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, la cui approvazione risulta «viziata», secondo il provvedimento, per mancata o incompleta acquisizione delle informazioni e dei documenti necessari per valutare la situazione.


Non solo i rioni, non solo San Saba: un regolamento che tuteli la città

L'augurio dei residenti è che l'antenna appena montata, e non autorizzata, venga rimossa e che sul tema venga ripreso il dibattito circa il nuovo regolamento capitolino in materia di regolazione per la localizzazione, installazione e modifica degli impianti di telefonica mobile e tecnologie assimilabili, «il cui contenuto finale sarà di fondamentale importanza per la tutela del patrimonio storico e architettonico della città di Roma nonchè della salute dei suoi cittadini», concludono.




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