Rottweiler terrorizzano le vie della Pisana, sequestrati i cani e denunciato il proprietario
- Rebecca Manganaro
- 9 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Hanno seminato il panico per settimane, quando finalmente il proprietario che li teneva in condizioni pessime è stato rintracciato. Quindici rottweiler sequestrati

I rottweiler che si aggiravano fra via della Pisana e Ponte Galeria, terrorizzando i residenti, sono stati rintracciati e portati nel canile municipale. L'operazione è stata condotta dalle forze dell'ordine con l'ausilio dell'Asl Roma 3. In un terreno in via di Malagrotta erano presenti 15 esemplari, tutti liberi di poter circolare nelle vie limitrofe. Infatti, il proprietario del terreno è stato denunciato.
L'intervento è partito in seguito alla denuncia di un residente della zona Pisana che era stato aggredito: «Ho sentito il nostro gatto urlare, sono uscito fuori casa di corsa, e l'ho visto esanime a terra, sbranato - racconta Sandro Giombini -. Poi si sono avvicinati a me. Ho provato ad allontanarli e sono caduto. Ho una nipote di un anno, dal 1998 ci prendiamo cura di una colonia felina. Non posso permettere che animali dal carattere potenzialmente aggressivo si avvicino troppo alle mura domestiche».
La paura dei residenti
A La Capitale è intervenuta una residente di via della Pisana, Daniela Maria Grama: «Lunedì i cani sono stati avvistati alle cinque e mezza di mattina dietro al Parco della Pace, io infatti lì non ci vado più. Quello è un parco dove in tanti portano cani e bambini e molti altri vanno a camminare. Una signora - racconta la residente - si è trovata alla fermata dell'autobus con i cani che le ringhiavano contro, non so come abbia fatto a non farsi prendere dal panico».
Il timore tra i cittadini cresce: «Io onestamente ho tanta paura - continua ancora la residente -, i miei figli vanno al liceo e prendono tutte le mattine l'autobus con il rischio di poter incontrare i rottweiler. Non voglio spaventare i miei ragazzi, ma adesso mia figlia la mattina esce di casa sempre con qualcosa che li possa distrarre nel caso di un incontro ravvicinato, come ad esempio un biscotto. Non possiamo vivere con la paura di uscire di casa - conclude -, la situazione nel quartiere va risolta assolutamente».