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Rebecca Manganaro

Roma, scuole al freddo: studenti senza riscaldamenti in aula. La situazione nei municipi

I disservizi legati ai riscaldamenti continuano a colpire numerose scuole della Capitale. I municipi riportano progressi parziali, ma diversi istituti restano ancora senza termosifoni

Disagi legati ai riscaldamenti nella scuole
Disagi legati all'assenza di riscaldamenti nella scuole

A Roma, l'inverno è arrivato con una serie di disagi che hanno messo a dura prova le scuole della Capitale. Migliaia di bambini, dai nidi alle scuole primarie e secondarie di primo grado, sono costretti da giorni a studiare al freddo, con cappotti e giacche indossati anche in classe. A fronte delle numerose segnalazioni provenienti da scuole di tutti i municipi, il Campidoglio ha dovuto convocare una serie di incontri d'urgenza con le aziende incaricate della gestione degli impianti di riscaldamento, ma la situazione resta critica.


Una situazione che coinvolge tutta la città

I disservizi legati ai riscaldamenti sono iniziati a manifestarsi dal 15 novembre, quando secondo l'ordinanza del sindaco Gualtieri i termosifoni sarebbero dovuti essere riattivati in tutte le scuole. Ma non è stato così. A partire da quella data, infatti, sono giunte segnalazioni da gran parte dei municipi, con numerose scuole rimaste senza riscaldamenti. Nel municipio III, ad esempio, sono almeno trenta le scuole coinvolte. In questo quadrante della Capitale gli studenti non sono gli unici a subire il freddo. Anche gli inquilini delle case popolari del Tufello si trovano a vivere disagi legati alla mancanza dei riscaldamenti.

Nel VII municipio, invece, sono più di dieci gli istituti senza riscaldamento, tra cui gli IC Fontanile Anagnino, Via Stabilini, Proietti, Montalcini e Milanesi.


Nel municipio V, invece, sono 23 le scuole che hanno avuto problemi, con 13 di esse che sono riuscite a risolvere la situazione, ma le altre restano al freddo. Nel XV, le scuole primarie Brembio, Vallombrosa e la scuola dell’infanzia Arcobaleno sono rimaste senza riscaldamenti, creando disagio per i piccoli studenti. Anche nel municipio VI la situazione è critica, con almeno otto scuole senza riscaldamento.


Le cause del disservizio, il cambio di appalto e la gestione degli impianti

Secondo quanto riferito in una commissione congiunta Scuola-Lavori pubblici convocata l'11 novembre, il dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici aveva effettuato tutte le operazioni preliminari per la riaccensione dei riscaldamenti nelle scuole, con l'obiettivo di evitare criticità. Tuttavia, l'ingegnere Andrea Marzi, responsabile del Dipartimento, aveva anche precisato che, a partire da maggio 2023, era stato cambiato l'appalto per la gestione degli impianti. Le nuove ditte, tra cui Engie, avevano ricevuto il contratto di gestione e si sarebbero dovute occupare della manutenzione degli impianti di riscaldamento in circa 1.400 scuole di Roma. Nonostante le rassicurazioni iniziali, i problemi legati ai malfunzionamenti degli impianti sono emersi rapidamente, causando i disagi che ancora oggi coinvolgono molte scuole.


L’intervento dell’assessora Segnalini: «Interventi immediati e penali per il disservizio»

In risposta alle continue segnalazioni, l'assessora ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, ha convocato d'urgenza un incontro con Engie, la società responsabile della gestione degli impianti. Segnalini ha chiesto che tutti i malfunzionamenti vengano risolti entro il 29 novembre e che gli interventi di manutenzione straordinaria vengano effettuati anche nel weekend, senza ulteriori ritardi. «Engie ha confermato l’impegno a risolvere la situazione, ma se il problema non sarà risolto in tempi rapidi, applicheremo le penali previste dal contratto», ha affermato Segnalini, aggiungendo che le penali ammontano a 1.800 euro al giorno per ogni scuola rimasta senza riscaldamento.


L’assessora ha anche chiesto un report giornaliero sugli interventi effettuati e ha ribadito che la situazione è «intollerabile». «Non è accettabile che centinaia di bambini e ragazzi debbano subire disagi così gravi. È una responsabilità che dobbiamo prendere seriamente», ha concluso.


Prospettive future, il controllo remoto degli impianti

Il Campidoglio ha fatto sapere avrà accesso diretto alla piattaforma di monitoraggio da remoto per gli impianti di riscaldamento, in modo da avere un controllo costante sul funzionamento dei termosifoni nelle scuole e prevenire ulteriori malfunzionamenti. «Con il nuovo sistema di monitoraggio remoto, speriamo di risolvere rapidamente qualsiasi problema», ha dichiarato Segnalini. Ma, al momento, gli studenti e il personale scolastico sono ancora costretti a fare i conti con le temperature polari nelle scuole.


Feedback dai municipi, la situazione sul territorio

A livello territoriale, la situazione rimane in evoluzione. Marcello Morlacchi, assessore alle Politiche educative e scolastiche del municipio VII, ha riferito che alcuni dei guasti sono stati già risolti: «Stamattina ho ricevuto segnali positivi, con alcune scuole che hanno già ripristinato il riscaldamento», ha detto. Tuttavia, ha aggiunto che il problema persiste in alcune strutture, ma ci sono buone speranze che venga risolto entro la mattinata.

Nel municipio IV, l’assessora Annarita Leobruni ha sottolineato che la situazione è stata particolarmente intensa nei primi giorni, con circa trenta plessi scolastici coinvolti. «La ditta sta intervenendo e stiamo monitorando costantemente», ha dichiarato.

Paola Rossi, assessora alla scuola del municipio II, ha affermato che nel suo municipio non ci sono grossi problemi, sebbene siano arrivate segnalazioni solo da due scuole, la Paganini e la Pazzini.

Nel municipio V, la situazione è ancora critica in molte scuole, con 17 plessi con problemi di riscaldamento e un nido chiuso da giorni, nonostante i tentativi di intervento. L'assessora alla scuola, Cecilia Fannunza, ha dichiarato che il municipio «è in costante rapporto con il Simu per vedere gli sviluppi del caso».








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