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Camilla Palladino

Roma invasa dai cantieri per il Giubileo: il punto a 50 giorni dall'apertura della Porta Santa

In quella che ormai sembra una corsa contro il tempo tuttavia il sindaco Roberto Gualtieri, che dal 2022 è stato anche nominato commissario straordinario di governo per il Giubileo, resta ottimista

Il cantiere davanti alla basilica di San Giovanni durante la scorsa estate (La Capitale)
Il cantiere davanti alla basilica di San Giovanni durante la scorsa estate (La Capitale)

Mancano 50 giorni all'inizio del Giubileo e la città è ancora invasa da scavi, transenne e cantieri. Stando al sito dell'«osservatorio Pnrr e Giubileo Roma», aggiornato alla fine di settembre con i dati del Campidoglio, gli interventi relativi all'Anno Santo attualmente in corso sono pari al 50 per cento del totale, ma solo l'1 per cento delle opere è stato completato. In quella che ormai sembra una corsa contro il tempo tuttavia il sindaco Roberto Gualtieri, che dal 2022 è stato anche nominato commissario straordinario di governo per il Giubileo, resta ottimista.


L'ottimismo del sindaco Gualtieri

Lo ha fatto capire pochi giorni fa in assemblea capitolina, durante la seduta straordinaria del 28 ottobre per presentare i nuovi assetti della giunta dopo il rimpasto in Campidoglio, annunciando che «i cantieri aperti stanno procedendo meglio delle nostre previsioni» e che «entro dicembre chiuderanno più cantieri di quelli che erano nel programma originario del Giubileo». E lo ha ripetuto poco dopo, il 31 ottobre, durante l'inaugurazione della Official Area della Basilica di San Pietro in via della Conciliazione 3A, quando ha rivelato che «l'auspicio è inaugurare (il cantiere di piazza Pia, ndr) prima dell'apertura della Porta Santa, siamo fiduciosi». Anche perché, ha ribadito ancora il primo cittadino, «ad oggi i cantieri previsti per dicembre sono nella tabella di marcia, anzi ce ne sono 23 in più che dovrebbero essere pronti in anticipo, quindi già per dicembre».


La sfida del Giubileo

Come scritto dal direttore de La Capitale Enrico Sarzanini nel suo editoriale del 21 ottobre «con l’apertura della Porta Santa i primi tre anni di giunta Gualtieri potranno essere valutati». Eppure nonostante i numeri piuttosto bassi sul completamento dei lavori per il Giubileo, l'amministrazione non sembra preoccupata per la possibilità di un fallimento. Va detto che degli oltre 600 progetti previsti dal Piano Giubileo 2025, finanziati con quasi 5 miliardi di euro di fondi nazionali, regionali e da fondi Pnrr, non tutti sono di competenza diretta del Campidoglio. Gli interventi in cui Roma Capitale è soggetto attuatore sono 116, se si esclude Caput Mundi (l'investimento relativo alla parte di risorse Pnrr destinate all'Anno Santo).


La differenza tra interventi «essenziali» e lavori «essenziali e indifferibili»

Di questi, 43 sono denominati «essenziali», quindi possono terminare con tempi meno stringenti. Sono un esempio i lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione del parco cardinale Eugène Tisserant a La Storta o le operazioni per realizzare il nuovo ponte della Scafa, per collegare Ostia con Fiumicino. La loro posizione più distante dal cuore della Capitale, quindi dal Vaticano e dagli oltre 30 milioni di pellegrini che arriveranno in città durante l'anno, li rende meno urgenti e per questo non dovranno rientrare nella scadenza del prossimo 24 dicembre.


I restanti 71 interventi invece sono denominati «essenziali e indifferibili», dunque sono funzionali all’accoglienza dei pellegrini nel 2025 e devono essere conclusi entro la fine di quest’anno. È il caso tra gli altri della riqualificazione della piazza antistante alla basilica San Giovanni, portata avanti dal dipartimento capitolino Infrastrutture e Lavori pubblici con un investimento di 15 milioni di euro, che dovrà essere conclusa entro il 28 dicembre, dal momento che il 29 papa Francesco aprirà la Porta Santa di San Giovanni. L'opera è attualmente in fase di «cantiere», il terzultimo step stando alla classificazione del Campidoglio. Ogni intervento parte infatti dalla «progettazione», prosegue con la «gara», passa per il «cantiere» fino all'«esecuzione» (il periodo di svolgimento dell'erogazione del servizio o della fornitura dei beni, fino alla verifica di conformità) e infine risulta «concluso».


A che punto sono i lavori che devono terminare entro la fine dell'anno

Secondo l'osservatorio alla fine di settembre 2024, dei 71 progetti «essenziali e indifferibili», 17 sono ancora in fase di «progettazione» (di cui 4 con gara lavori affidata), 11 sono in fase di «gara», 41 sono in «cantiere», e uno in fase di «esecuzione», vale a dire la fornitura di nuovi treni per le linee metro A, B e B1 finanziata con 60 milioni di euro. Sfogliando il documento con i 116 interventi di cui Roma Capitale è soggetto attuatore, infine, solo uno risulta «concluso»: si tratta dell'incremento della manutenzione ordinaria che riguarda segnaletica, caditoie e piste ciclabili sulle strade della viabilità principale, operazioni portate avanti dal dipartimento capitolino Infrastrutture e Lavori pubblici con risorse pari a 2 milioni di euro.

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