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  • Edoardo Iacolucci

Roma intitolerà un parco a Bombolo: omaggio a Franco Lechner, a Vigne Nuove

La proposta, presentata dal consigliere della Lega Fabrizio Santori, riguarda un parco del III Municipio, tra via Antonio De Curtis, viale delle Vigne Nuove e via Giovanni Conti

Bombolo
Bombolo

Sarà impossibile passare nel parchetto tra via Antonio De Curtis, viale delle Vigne Nuove e via Giovanni Conti, senza pronunciare l’iconico verso piagnucolante: «Tzè.. tzè».


L’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione per intitolare un parco a Bombolo, il celebre attore comico romano Franco Lechner. La proposta è stata presentata dal consigliere della Lega Fabrizio Santori.


La carriera di Franco Lechner

Franco Lechner, noto al pubblico come «Bombolo», è stato un protagonista della comicità italiana, celebre per i suoi ruoli al fianco di Tomas Milian, Enzo Cannavale e Pippo Franco.


Nato nel 1931 nel rione Ponte, a due passi da Castel Sant’Angelo, passa la sua infanzia, povera ma colorata, tra i vicoli del Centro.

Si narra che veniva messo a dormire in un cassetto da bambino perché nel piccolo appartamento dove vive con la famiglia non c’era abbastanza spazio.


Perde la mamma da piccolo, e il papà che ripara forni e vende le perecotte (“peracottaro”) ha bisogno di una mano.

Il giovane Franco, diventa venditore ambilante e vende di tutto «la soda, viscipa e sapone. 'Na piotta alla vorta me faccio 'n vagone» per usare le parole di un inno della canzone romana, "Io c’avevo ‘na bella balilla” di Alvaro Amici.


Ma insieme alle vendite Rechner non rinuncia alla sua passione per il palco, qualunque esso sia.

La sera si esibisce in una trattoria di Trastevere, “Picchiottino”. Proprio qui un d'estate del 1975 il regista Pier Francesco Pingitore a pranzo con l’autore Mario Castellacci lo notano, gli lasciano un numero di telefono su un foglietto. E tra bomboliane disavventure, superati ormai abbondantemente i 40 anni e convinto a chiamare quel numero sul bigliettino dalla moglie, la sua carreria cinematografica prende il volo.


La sua mimica facciale e il suo dialetto romanesco lo hanno reso ben preso un'icona, con il suo tragicomico personaggio, «Venticello», un ladruncolo informatore della polizia, che ha conquistato il cuore, facendo ridere generazioni di spettatori.


Un tributo alla memoria

La mozione, discussa nell'Aula Giulio Cesare, sottolinea l'importanza di ricordare figure come Bombolo, che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura romana. La sua celebre esclamazione «Tzè», ispirata ai suoni dei fumetti, è diventata parte del linguaggio comune, dimostrando l'impatto del suo lavoro sulla comicità e sulla cultura popolare della città.


Identità e riconoscimento culturale

Con questa iniziativa, Roma si unisce ad altri tributi dedicati a personaggi della comicità, simili a Mario Brega e Fantozzi.


Intitolare il parco a Lechner rappresenta un modo per mantenere viva la memoria di un genere di comicità autentica di quei B Movie, famosi nel mondo, e celebrare un grande artista della commedia.

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