Richiami al duce nel liceo Russell, i genitori: «Inammissibile all'interno di una scuola». Ma nessun provvedimento dalla dirigente
Al secondo piano del liceo Bertrand Russell di via Tuscolana, è apparsa una scritta che recita «Dux» e accanto una croce celtica
Un altro episodio di scritte inneggianti il fascismo, ancora una volta tra i banchi di una scuola della capitale. A pochi giorni dal caso al liceo Montessori, dove due ragazzi erano stati fotografati in posa con il braccio destro teso in una classe della succursale di via Casperia, al secondo piano del liceo Bertrand Russell di via Tuscolana, è apparsa una scritta che recita «Dux» e accanto una croce celtica.
Russell, nessuna condanna dalla dirigente
La scritta è comparsa diversi giorni fa e ancora nessuna condanna da parte della dirigente scolastica, nessun provvedimento verso i responsabili e nessun intervento sul muro della scuola. A notarla sono stati una decina di giorni fa i genitori durante le giornate dei colloqui con i professori. «In realtà gli studenti hanno confessato che la scritta è lì da molto tempo», racconta il genitore di una studentessa del Russell e iscritto all'Anpi.
«È inammissibile all'interno di una scuola. Lì passano professori e alunni tutti i giorni. Se nessuno vigila e nessuno segnala, ci si abitua al fascismo. Come associazione vogliamo sensibilizzare sul tema. Per questo stiamo preparando una lettera per la dirigente scolastica».
L'appello dell'Anpi: «Coinvolgere gli studenti nella cancellazione»
«La scuola, luogo primario di educazione e formazione, non può tollerare che tali messaggi restino visibili agli occhi degli studenti, dei docenti e del personale Ata. È fondamentale che ogni ragazzo comprenda che il fascismo ha rappresentato una ferita profonda per la storia del nostro Paese», scrivono dalla sezione Appio Leonardi Spunticcia dell'associazione alla dirigente del liceo romano, Anna Maria Aglirà. La richiesta è quella di un intervento urgente per la rimozione di scritte fasciste nei corridoi scolastici.
«Riteniamo, altresì, che questa azione possa trasformarsi in un'occasione educativa. Proponiamo, pertanto, di coinvolgere gli studenti stessi nella cancellazione, accompagnata da una lezione di Educazione Civica. Tale lezione potrebbe diventare un momento di riflessione collettiva sul valore della democrazia e sul rifiuto di ogni forma di ideologia antidemocratica», concludono dall'Anpi.
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