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Redazione La Capitale

Ricatti "hard" ad adolescenti: capo scout ai domiciliari

Con profili falsi fingeva di essere una ragazza e si faceva inviare foto per ricattarli

scout
Un campo scout

L'accusa che ha portato all'arresto di un capo scout di 19 anni, è scambio di materiale pedopornografico con minori. Il ragazzo è finito agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Terracina in seguito all'esecuzione del provvedimento cautelare chiesto e ottenuto dal reparto specializzato nei reati sessuali con vittime minori, della Procura di Roma.


Il 19enne - così come riportato dall'edizione locale di Latina del Messaggero - è accusato di aver organizzato un ricatto di denaro, a sfondo sessuale: utilizzando dei falsi profili social nei quali si spacciava come ragazza, si era fatto inviare foto da due giovanissimi di 14 e 15 anni del suo gruppo scout, minacciandoli poi di diffonderle se non gli avessero consegnato,  in cambio, dei soldi.


L'Agesci, (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), era intervenuta ancora prima dell'arresto, allontanando il giovane e annullando tutte le attività estive, tra cui i campi in Abruzzo, visto che tra gli accompagnatori c'era anche l'indagato. Nei prossimi giorni è previsto un incidente probatorio.

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