Rebibbia, la visita dei Radicali Italiani: «Poca penitenziaria e violato il diritto alla salute per i più anziani»
La visita nel carcere romano di Rebibbia, i problemi maggiori sono la carenza del numero di agenti di polizia penitenziaria e le problematiche di accesso alle cure
«A differenza della quasi totalità delle carceri visitate, qui non si riscontra il problema del sovraffollamento». Commenta così il tesoriere di Radicali Italiani, Filippo Blengino, la visita di stamattina intorno alle 10, al carcere di Rebibbia: «Le iniziative di reinserimento non mancano, e finalmente la pianta organica degli educatori viene rispettata».
Il vero allarme è l’immensa carenza di agenti di polizia penitenziaria, spiega Blengino: «Sono in servizio soltanto la metà rispetto a quelli previsti. Anche qui, le gravissime carenze mediche si fanno sentire. La popolazione carceraria, estremamente anziana, fatica ad accedere a cure specialistiche. Una palpabile violazione del diritto alla salute».
«Purtroppo – spiega e conclude Blengino sulla situazione carceraria generale – siamo ancora in attesa di una seria riforma carceraria. Le carceri sono una polveriera: condizioni inumane, sovraffollamento folle e drammatica carenza di personale. Di fronte a questa intollerabile emergenza, il governo perde tempo».
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