Rebibbia, Giachetti (Iv) vede l'ex sindaco Alemanno: «Perplesso sul suo arresto»
Le parole di Giachetti al termine di una visita di due ore e mezza nel carcere di Rebibbia
«Un arresto il 31 dicembre a fronte per altro di una pena ormai residua lascia molto perplessi». È il commento di Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, a proposito della detenzione dell'ex sindaco ed ex ministro Gianni Alemanno, arrestato e portato a Rebibbia nella tarda serata dell'ultimo dell'anno per aver violato le prescrizioni della pena alternativa che prevedeva i servizi sociali nel villaggio «So.Spe. Solidarietà e speranza» di suor Paola D’Auria. Il già primo cittadino di Roma stava scontando la condanna in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per l'accusa di traffico di influenze illecite in uno dei filoni della maxi inchiesta «Mondo di mezzo».
Le parole di Giachetti arrivano al termine di una visita di due ore e mezza nel carcere romano, durante la quale il deputato ha confermato che le condizioni delle persone private della libertà sono critiche. Pur premettendo di non conoscere le ragioni della misura restrittiva, «forse - sottolinea -viste le condizioni delle nostre carceri, quando non è indispensabile bisognerebbe evitare di sbattere gente in galera e magari toglierne semmai qualcuno come alcuni detenuti che ho incontrato e che potrebbero già essere fuori ma non lo sono per i ritardi delle decisioni dei magistrati di sorveglianza».
Oltre a vedere Alemanno nella sezione G8, Giachetti ha avuto modo di verificare le condizioni della sezione del 41 bis, la sezione medico-infermieristica e alcuni padiglioni: «Il sovraffollamento dei detenuti e la carenza di organico del personale della polizia penitenziaria - ribadisce - si confermano i mali cronici del nostro sistema carcerario».
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