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Camilla Palladino

Rapporto Caritas, a Roma il 12,7 per cento dei cittadini è a rischio povertà: «Sospendere gli sfratti per il Giubileo»

I dati emersi dal rapporto Caritas «Povertà a Roma: un punto di vista», presentato venerdì 22 novembre al palazzo Lateranense

La presentazione del rapporto sulla povertà della Caritas di Roma (La Capitale)
La presentazione del rapporto sulla povertà della Caritas di Roma (La Capitale)

A Roma i cittadini a rischio povertà rappresentano il 12,7 per cento del totale. Un dato migliore rispetto a quello nazionale (20,1 per cento), ma ugualmente allarmante. Lo stesso vale per le famiglie con difficoltà a sostenere spese impreviste o periodi di ferie, con arretrati per il mutuo o l'affitto, con alimentazione o riscaldamento dell'abitazione inadeguati, con difficoltà a spendere per esigenze personali (il 3,1 per cento contro il 4,5 per cento nazionale). La percentuale di persone che vive in famiglie che dichiarano di arrivare a fine mese «con grande difficoltà» è il 3,5 per cento.


I numeri sulla povertà nel rapporto Caritas

In generale, circa il 30 per cento dei nuclei familiari vedono un peggioramento della propria situazione economica rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dal rapporto Caritas «Povertà a Roma: un punto di vista», presentato venerdì 22 novembre al palazzo Lateranense. Numeri senza precedenti, in parte dovuti al progressivo venire meno del reddito di cittadinanza e l'introduzione dell'assegno di inclusione e del supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere.


Trincia: «Necessario sospendere gli sfratti nell'anno del Giubileo»

Una situazione che ha portato il direttore della Caritas di Roma Giustino Trincia a ribadire la necessità di sospendere gli sfratti nell'anno del Giubileo, partendo da quelli per morosità incolpevole, che sono l'85 per cento del totale. Per poterlo fare, Trincia ha parlato di «soluzioni tecniche che distribuiscano i costi e le conseguenze di questa misura, tra lo Stato e gli enti locali, gli inquilini chiamati a corrispondere almeno parte del canone di affitto e i proprietari», ma soprattutto il direttore della Caritas di Roma ha sottolineato: «La priorità, la massima urgenza mi pare sia quella di tirare fuori dalla strada i troppi che vi vivono».


I dati su sfratti, affitti, occupazioni e insediamenti abusivi a Roma

Nel 2023 sono state infatti emesse 3.528 ordinanze di sfratto a Roma, tante per morosità incolpevole, e sono state 2.058 quelle eseguite. Sono state quasi 30mila le richieste di contributo per pagare l'affitto pervenute a Roma Capitale nel 2022 (fondo sospeso lo scorso anno), 18.608 le famiglie in attesa di un alloggio popolare (di cui 7.259 in lista dal 2013) mentre erano ancora 778 i nuclei familiari assistiti da Roma Capitale nei residence (circa 1.500 persone).


Sono tra i 2mila e i 2.500 gli alloggi occupati senza titolo. A questi si aggiungono gli insediamenti abusivi (tende, baracche e giacigli): circa 350 quelli censiti dalla polizia locale nel primo semestre di quest'anno. Ci sono poi 23.420 persone senza fissa dimora censiti dall'Istat alla fine del 2022 nei 121 comuni dell'area metropolitana di Roma, di cui 22.162 nella Capitale. Tra le persone prese in carico nel 2023 i problemi di affitto sono la condizione più comune, rappresentando il 51,4 per cento del totale. Il 21 per cento ha dichiarato una condizione precaria, includendo alloggi di fortuna e occupazioni.


Gualtieri: «Mi farò portavoce attraverso il prefetto»

Il sindaco Roberto Gualtieri a margine della presentazione del rapporto Caritas sulla povertà a Roma (La Capitale)
Il sindaco Roberto Gualtieri a margine della presentazione del rapporto Caritas sulla povertà a Roma (La Capitale)

Sulla sospensione degli sfratti durante l'Anno Santo si sono detti tutti d'accordo, a partire dal sindaco Roberto Gualtieri: «Mi farò portavoce attraverso il prefetto, molto sensibile a queste tematiche, perché in occasione del Giubileo ci sia una moratoria straordinaria contro gli sfratti. Si può fare, è stato già fatto durante il Covid. Se ci fossero le condizioni sarebbe bello che si varasse una graduatoria tenendo conto della morosità incolpevole e salvaguardando le condizioni di fragilità. Chiederò formalmente al governo di varare un atto di questo tipo. Spero si possa in questo trovare una collaborazione tra tutte le istituzioni». Il primo cittadino ha anche aggiunto che la realizzazione delle quattro tensostrutture per le persone senza fissa dimora è in corso e che saranno pronte entro l'inizio del Giubileo.


Rocca: «Sosterrò l'istanza»

E ha aggiunto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: «Sosterrò già nel prossimo tavolo, che si riunisce periodicamente, questa istanza sulla sospensione degli sfratti per morosità incolpevole. Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione. Sappiamo per certo - ha tuttavia aggiunto il governatore - che ci sono alcune aree intere nelle mani della criminalità. E poi ci sono le famiglie fragili che subiscono queste violenze. Dobbiamo avere un discrimine netto su questo».


Caritas diocesana, parrocchie, mense e centri di ascolto

Nel corso del 2023, nei diversi servizi della Caritas diocesana di Roma e nelle parrocchie romane, sono state incontrate complessivamente 24.658 persone. Tra queste, 10.985 (vale a dire il 41 per cento) per la prima volta. Nei centri di ascolto (3 diocesani e 201 parrocchiali) sono stati accolti 13.162 nuclei familiari: il 12 per cento in più rispetto al 2022, quando erano stati 11.714, e superiori a quelli incontrati durante l'emergenza Covid-19 (11.223). Altre 3.172 persone sono state assistite dai servizi sanitari gestiti in partnership con la Regione Lazio.


In generale, a chiedere aiuto sono soprattutto le donne, che rappresentano il 60 per cento. Il 64 per cento delle persone ha un'età compresa tra i 36 e i 65 anni, mentre il 16 per cento è over 55. Per quanto riguarda invece le nazionalità, diminuisce leggermente la quota degli italiani accolti dal 42,6 per cento del 2022 al 41,5 per cento del 2023. In diminuzione anche i cittadini romeni, che con il 7,7 per cento delle presenze rappresenta la seconda nazionalità, seguita subito dopo dai cittadini peruviani (7,4 per cento). Netta diminuzione dei cittadini di nazionalità ucraina (5,5 per cento).


A questi numeri di si aggiungono le 11.124 persone (il 21 per cento in più rispetto al 2022) incontrate nel 2023 nelle mense sociali che la Caritas gestisce in convenzione con Roma Capitale, di cui 4.003 (il 30,4 per cento) per la prima volta. L’anno scorso sono stati 322.058 i pasti distribuiti, l’1 per cento in più rispetto al 2022. Otto su dieci sono uomini e la classe di età con il maggior numero di utenti è tra i 26 e i 35 anni.


Anche nei centri di ascolto la richiesta specifica più frequente, pari al 34,6 per cento dei casi, riguarda i generi alimentari. Tra gli interventi effettuati, nel 2023 sono state 1.724 le tessere rilasciate per accedere ai cinque Empori della solidarietà di Ponte Casilino, Trionfale, Marconi, Spinaceto e Montesacro, per un sostegno complessivo a 5.542 persone. Nello stesso periodo sono stati distribuiti 12mila buoni spesa in collaborazione con Fondazione Roma, per un valore complessivo di 300mila euro, a 844 nuclei familiari.


Le differenze tra i municipi di Roma

Esistono a Roma «marcate differenze nei Municipi, nell'età e nel genere, nella cittadinanza o nazionalità di nascita». La Capitale si colloca su un livello di 30mila euro pro capite l'anno, a fronte di una media nazionale di 23.650 euro. Il VII municipio è quello fiscalmente e demograficamente più popoloso e rappresenta il principale serbatoio di reddito della città. Il II municipio è quello con il più alto reddito medio individuale, superiore ai 43mila euro.


È seguito dal I dove i cittadini, in media, percepiscono un reddito di 39.233 euro. Il VI è quello in cui la media dei redditi risulta più bassa (17.751 euro) ampiamente al di sotto del reddito medio registrato nei 15 municipi, pari a 26.568 euro. La classe di età tra i 60 e i 74 anni è quella che in media gode di un reddito più alto (32.840 euro) ed è la classe di età più ricca in 14 dei 15 Municipi. Viceversa, gli under 30 sono quelli che guadagnano di meno con un reddito medio 10.354 euro.


La collaborazione istituzionale tra Gualtieri e Rocca

A margine dell'evento, Gualtieri e Rocca hanno espresso l'intenzione di collaborare per trovare soluzioni. «Le case di edilizia residenziale pubblica a Roma - ha premesso il sindaco - sono il 7 per cento, contro la media europea del 12 per cento. A Vienna sono il 60 per cento». Dato al quale ha risposto il presidente del Lazio: «Stiamo lavorando ad una legge sull'edilizia residenziale pubblica, il cui testo è già pronto, e aumenteremo il fondo per il sostegno agli affitti. Da dove arrivarono le risorse? Non abbiamo fatto nuovi debiti e abbiamo bene amministrato, così ci siamo ritrovati un tesoretto. Lo useremo per dare risorse in più agli infermieri. Restano 80 milioni. Vedremo come usarli contro la povertà alimentare e per il sostegno agli affitti». Un'ipotesi, quella di un contributo regionale per l'affitto, che il primo cittadino ha definito «straordinaria», dal momento che «Roma riceveva 15 milioni dal governo che non ha più».

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