Rapina Cassia, arrestati i due complici di Antonio Ciurciumel
Ora i due arrestati dovranno comparire davanti al giudice per l'udienza di convalida del fermo. L'obiettivo degli inquirenti è fare piena luce sulle circostanze della morte di Ciurciumel avvenuta in via Cassia

Sono stati arrestati i due complici di Antonio Ciurciumel. Negli ultimi giorni, le forze dell'ordine hanno arrestato due persone ritenute complici del il giovane di 24 anni ucciso durante un tentativo di rapina. Il ragazzo, di nazionalità romena, si era introdotto in un appartamento situato in un comprensorio di via Cassia con l'intento di svaligiarlo. Ma all'interno dell'abitazione si trovava una donna, una badante ospite del proprietario, che ha mandato all'aria i piani della banda, costringendola a una fuga precipitosa.
Rapina Cassia, l'obiettivo è fare luce sulla dinamica
Nel corso della loro ritirata, il gruppo era stato intercettato da un vicino di casa, Antonio Micarelli, una guardia giurata che ha esploso dieci colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto Ciurciumel alla testa mentre tentava di fuggire. La guardia giurata di 56 anni che lo scorso 6 febbraio sparò ai rapinatori sopresi a rubare nel suo condominio di via Cassia, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario per aver ucciso Antonio Ciurciumel, un cittadino romeno di 24 anni. L'accusa lo ritiene responsabile di un omicidio volontario che si distanzia dalla legittima difesa da lui invocata subito dopo il fatto. Ora i due arrestati dovranno comparire davanti al giudice per l'udienza di convalida del fermo. L'obiettivo degli inquirenti è fare piena luce sulle circostanze della morte di Ciurciumel.
Per diverso tempo non si era avuta alcuna traccia dei complici del giovane, fino a lunedì mattina, quando un uomo di 30 anni, di cittadinanza italiana, si è presentato spontaneamente presso la caserma dei carabinieri di Trionfale per sottoporsi a un test del DNA. Inconsapevole di essere ricercato, è stato immediatamente arrestato. Il secondo individuo, un 29enne di origini italo-serbe, è stato fermato il giorno successivo. Resta ancora latitante un quarto complice, che è riuscito a sottrarsi alla cattura.
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