Radicali in visita al carcere minorile di Casal del Marmo: «Lo Stato è assente, la situazione è drammatica»
- Edoardo Iacolucci
- 11 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Oltre il 60 per cento dei detenuti risulta in attesa di giudizio, mentre la sezione maschile è gravemente sovraffollata con 61 ragazzi presenti a fronte di una capienza regolamentare di 52 posti

Forti disagi psichici tra i detenuti, strutture fatiscenti e condizioni igieniche carenti.Durante la visita all’Istituto Penale per i Minorenni di Roma, sono emerse criticità evidenti.
I Radicali Italiani con il segretario Filippo Blengino, hanno effettuato ieri una visita ispettiva al carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, insieme all’associazione Nessuno Tocchi Caino. La situazione emersa è allarmante: oltre il 60 per cento dei detenuti risulta in attesa di giudizio, mentre la sezione maschile è gravemente sovraffollata con 61 ragazzi presenti a fronte di una capienza regolamentare di 52 posti.
«Sono uscito dalla visita all’Istituto Penale per i Minorenni di Roma con un profondo senso di angoscia, commozione e una convinzione: lo Stato, anche qui, è assente»,
Il segretario di Radicali Italiani ha descritto una realtà drammatica:
«Molti ragazzi presentano visibili segni di autolesionismo, in particolare tagli sulle braccia. Il Direttore, la Comandante e il personale sono costretti a sopperire alle gravi mancanze e inadempienze».
Filippo Blengino ha sottolineato come il recente Decreto Caivano abbia contribuito a peggiorare la situazione all’interno dell’istituto. I radicali puntano il faro sulla drammatica condizione delle carceri minorili italiane, e rilanciano con forza la necessità di una riforma strutturale del sistema penitenziario e di una politica orientata al reinserimento sociale, piuttosto che alla sola repressione:
«Il Decreto Caivano non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Mancano agenti di Polizia Penitenziaria, anche se la presenza di educatori è in miglioramento. Alcune sezioni sono in condizioni pessime, in particolare nel padiglione dei minorenni, dove l’igiene è scarsa e le strutture sono fatiscenti».
Il leader radicale ha poi lanciato un duro messaggio politico, ricordando le prossime visite in tutti gli istituti penitenziari minorili italiani:
«Continuare a incrementare reati e non investire concretamente nel reinserimento sociale e in misure alternative non è solo becero populismo, ma una grave responsabilità di un Governo e di un Ministro che lucrano sul disagio per meri interessi elettorali. Casal del Marmo ne è il plastico esempio».
La situazione negli Ipm e il sovraffollamento
Inoltre, nei giorni scorsi è cresciuta la mobilitazione contro la decisione del ministro della Giustizia Nordio di trasferire giovani detenuti dagli istituti penali minorili (Imp) alle carceri per adulti per contrastare il sovraffollamento.
Politici, associazioni e intellettuali chiedono invece percorsi alternativi alla detenzione, favorendo il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani.
Il sovraffollamento è in aumento: a ottobre 2024 erano presenti 570 detenuti nei minorili, contro i 381 del 2022. A Casal del Marmo si è superata la capienza massima, anche a causa del decreto Caivano che ha incentivato la carcerazione dei minori.